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VIBO VALENTIA – Il giudice per le udienze preliminari distrettuale di Catanzaro, Domenico Commodaro, ha condannato 6 imputati coinvolti nell’operazione antimafia “Peter Pan” contro il clan La Rosa di Tropea, nel Vibonese. In due escono invece totalmente assolti. Le pene complessive comminate dal gup ammontano a 29 anni e sei mesi a fronte dei 56 anni e 9 mesi di reclusione chiesti dal pm della Dda di Catanzaro, Simona Rossi.
Queste le condanne: 9 anni e 6 mesi di carcere per Salvatore La Rosa, di 46 anni, ritenuto a capo dell’omonimo clan nella zona Marina di Tropea; 6 anni per il cugino Antonio La Rosa, detto “Ciondolino”, ritenuto a capo del clan nella città di Tropea; 5 anni Francesco La Rosa, 43 anni, detto “U Bimbo”, fratello di Antonio; 4 anni e 4 mesi per Saverio Bardo, 26 anni; 2 anni e 4 mesi a testa per Gerardo Piccolo, 42 anni, e Giusy Costa, 37 anni.
Assolti, e rimessi in libertà, Pasquale La Rosa, 49 anni, fratello di Antonio, per il quale il pm aveva chiesto 8 anni di carcere, e Francesco La Rosa, 40 anni (anche per lui richiesta del pm ad 8 anni di carcere), cugino dell’omonimo Francesco, di Antonio e Pasquale La Rosa. Gli imputati sono tutti di Tropea. Associazione mafiosa, estorsioni, danneggiamenti, turbata libertà degli incanti, detenzione e porto illegale di armi i reati, a vario titolo, contestati. Impegnati nel collegio di difesa gli avvocati Vecchio, Lojacono, Simonelli, Gambardella, D’Agostino e Giunta.
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