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POTENZA – Per il capo dell’ufficio tecnico è disposto a mettere una mano sul fuoco il sindaco di Salandra Giuseppe Soranno.
Ieri il Quotidiano l’ha contattato a proposito del caso venuto alla luce dal un esposto inoltrato anche in redazione con la corrispondenza intercorsa tra l’ingegnere Domenico Terranova e un collega di Accettura, Vincenzo Dimilta, ex sindaco ma soprattutto direttore tecnino della Zefir srl, una ditta attiva nel settore dell’impiantistica elettrica e delle energie rinnovabili.
«Ho parlato con gli uffici e ritendo che si sia trattato di uno scambio di vedute tra professionisti». Spiega Soranno, che ha appreso dal giornale del copia e incolla per cui il modello di avviso pubblico per un indagine di mercato sui lavori di revisione dell’impianto elettrico del cimitero, predisposto da Dimilita, è finito tale e quale nell’albo pretorio del suo comune.
«Ogni giorno riceviamo progetti di quel tipo». Aggiunge il sindaco. «Ora ad esempio ne abbiamo ricevuto un altro sempre per il cimitero da una ditta di Potenza. Vengono letti studiati e capita che finiscano negli atti, ma la loro valutazione comincia dopo ed è rimessa all’organo politico che deve deliberare».
Sul perché il progetto di revisione dell’impiantistica del cimitero si sia fermato dopo che erano arrivate le offerte di quattro ditte, tra cui la Zefir di Dimilita, Soranno spiega che in giunta si è deciso di allargarne l’oggetto.
«Vorremmo aggiungere all’oggetto dell’appalto anche la manutenzione del verde. A parità di costo. Per far lavorare anche un po’ di persone del posto».
Ma a scanso di equivoci il sindaco ribadisce un concetto già espresso da Terranova. «Non c’è stata nessuna combine anche perché essendo lavori sotto soglia (39mila euro) si sarebbero potuti affidare senza gara, invece l’ufficio tecnico a maggiore garanzia del suo operato ha proposto un’indagine di mercato».
Discorso a parte, invece, per i 70mila euro da appaltare per il risparmio energetico su tutto il territorio del Comune. «Siamo in attesa del bando – chiarisce Soranno – dopo l’aggiunta delle scuole elementari alle medie, al Comune e all’ex biblioteca tra gli immobili interessati all’intervento».
Nemmeno una parola, invece, sui possibili autori dell’esposto arrivato al Quotidiano, quei «cittadini onesti» che non si capisce come siano entrati in possesso delle mail inviate da Dimilta all’ingegner Terranova.
«Non non abbiamo ricevuto visite negli ultimi tempi da parte della Finanza o di altri corpi di polizia». Rassicura il sindaco. «Il nostro obiettivo è sempre stato quello di curare gli interessi delle persone offrendo servizi migliori senza aumentare le tasse. Quando questo coincide con gli interessi di qualcun altro è sempre un bene».
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