1 minuto per la lettura
ROMA – Nel rapporto 2013 ‘Amministratori sotto tiro’ gli atti di intimidazione e di minaccia nei confronti di amministratori locali e funzionari pubblici sono stati 351, ovvero una media di 29 intimidazioni al mese, praticamente una al giorno. A denunciare quello che sembra un vero e proprio bollettino di guerra è il rapporto 2013 dell’associazione Avviso Pubblico impegnata contro le mafie. Rispetto al 2010, sottolinea il documento che viene presentato questa mattina a Roma, si registra un aumento del 66% dei casi. Nel momento in cui si scende sul piano territoriale, poi, si scopre che l’80% dei fatti rilevati riguarda regioni del sud. La regione che si colloca al primo posto del 2013 è la Puglia, con il 21% dei casi censiti pari a 75 atti intimidatori. Negli anni precedenti questo deprimente primato era aggiudicato alla Calabria, la quale, tuttavia, pur facendo registrare un miglioramento complessivo si colloca al terzo posto con il 19% dei casi, preceduta dalla Sicilia con il 20% dei casi. I soggetti più colpiti da intimidazioni e minacce sono sindaci, consiglieri comunali e presidenti di consigli comunali (71% dei casi), seguiti dai funzionari pubblici (17% dei casi).
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA