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POTENZA – Altra questione da tenere sotto osservazione è il Tg Lis, ovvero i cinque minuti giornalieri di informazione in lingua dei segni italiana. La Basilicata è stata una delle prime ad inserire questo importante servizio ma da due giorni è ormai tutto sospeso e i tre interpreti sono costretti a restare a casa. Tutto questo nonostante il bando sia già pronto, bando che licenzia il Corecom stesso e non la Rai perché è la stesso comitato regionale per le telecomunicazioni a garantire il servizio.

Ma il problema è che per ora non ci sono i soldi, 15mila euro in tutto di previsione di spesa, per poter mandare avanti il servizio. Ed è una questione che va avanti da mesi, perché fino ad oggi si è lavorato gratis e senza copertura assicurativa, nonostante la cifra irrisoria di 40 euro lordi a trasmissione. Oggi è prevista una riunione in Regione proprio per poter trovare una soluzione che sembra, almeno ad oggi, fin troppo lontana. La Regione viaggia in esercizio provvisorio e fino all’8 aprile in Consiglio non approderà nessuna finanziaria. Questo significa che fino ad allora non si potrà mettere mano ai famosi bandi da 30 giorni che alla fine garantiscono un servizio essenziale. I bandi precedenti parlano chiaro: ogni traduttore in lingua dei segni viene chiamato per una collaborazione di trenta giorni, per un totale annuo di 1200 euro lordi ciascuno, cifra nettamente inferiore ai 15mila euro previsti annualmente come spesa. Una soluzione, quindi, è molto semplice da trovare, almeno in termini economici. Ma fin quando non ci sarà copertura assicurativa non si ritornerà in onda.

v. p.

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