I giocatori del Lazzaro di nuovo assieme 37 anni dopo la promozione
2 minuti per la letturaUna serata conviviale. A volte basta ritrovarsi attorno a un tavolo per sorridere, per ricordare i tempi che furono, per stare bene. Attorno a quel tavolo si sono ricongiunti i protagonisti della promozione del Lazzaro, arrivata al termine della stagione 1983/84. Alla guida di quella squadra c’era Peppe Giancotta, 81enne allenatore di Polistena, personaggio storico del calcio dilettantistico calabrese. Una vera e propria leggenda, con i suoi riti, i suoi modi, i suoi incitamenti, ma anche le sue parole e tutte quelle strategie utili per farti vincere una partita.
Con lui, attorno a quel tavolo, i calciatori protagonisti di quella promozione della squadra reggina, molti dei quali provenienti dalla Melitese. Per tanti anni avevano giocato a Melito Porto Salvo, per poi aderire al progetto del “cavaliere” Malara, storico presidente del Lazzaro, intenzionato a vincere il campionato di Prima categoria.
Un progetto portato a compimento da una formazione fortissima, che fu capace di sbaragliare la concorrenza, vincendo così il campionato. Allora non c’era il torneo di Eccellenza e la Promozione rappresentava di fatto la Serie A del calcio calabrese. Ebbene quella squadra “magica” riuscì ad approdare in Serie A, mostrandosi determinata, difficile da superare, con valori tecnici elevati per la categoria.
A guidare quel gruppo Peppe Giancotta. Attorno a lui, sempre vicino al proprio mister, a distanza di tanti anni, in un locale reggino, ecco riuniti tutti i protagonisti. Tutti assieme per rivivere una stagione magica, nei racconti di Marco Albano, Nino Barillà, Nino Cogliandro, Pasquale Demaio, Mimmo Franco, Nino Franco, Giovanni Imbalzano, Mimmo Labate, Pippo Laface, Peppe Laudari, Mimmo Morello, Beniamino Pulitanò. Mancava il compianto Peppe Mangiola, lo stopper che faceva paura agli avversari, che è stato ovviamente ricordato con commozione e con le lacrime agli occhi dai presenti.
Tutti di nuovo assieme. Tutti a sorridere, a volte con malinconia, ed anche a commuoversi al ricordo di quel periodo in cui il calcio era di altri e alti valori. Anche in questa circostanza la squadra si è stretta al proprio allenatore, al quale ha voluto regalare una targa, a ricordo della serata, della promozione e anche per evidenziarne ancora di più l’uomo, prima ancora che il tecnico. “A mister Giancotta, maestro di sport e di vita”: così recitava quella targa che la squadra ha consegnato a chi l’ha saputa condurre alla promozione, ottenuta fra l’altro con larghissimo anticipo.
Un Lazzaro di valore e di valori, dunque, che a distanza di 37 anni è stato ricordato e rivissuto da coloro che sul campo sono stati i protagonisti assoluti.
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