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SI TERRANNO questo pomeriggio alle 15 nella chiesa di San Giovanni Battista i funerali di Nicola Oreste, l’ingegnere comunale di 57 anni che è deceduto dopo quasi tre mesi di cure in Ospedale a seguito del crollo di vico Piave dell’11 gennaio scorso.

Immediatamente nel corso già della serata di mercoledì il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, e il Vicesindaco, Sergio Cappella, non appena sono stati raggiunti dalla notizia della scomparsasi sono recati all’Ospedale “Madonna delle Grazie” per stringersi intorno alla famiglia.

L’Amministrazione comunale ha allestito una camera ardente nei locali a piano terra della palazzina delle Fal, in piazza Matteotti e sin dal primo pomeriggio di ieri gli amici e i cittadini che hanno voluto salutare per l’ultima volta Oreste e dare un segno tangibile alla famiglia si sono recati sul posto.

«Abbiamo sperato fino all’ultimo che quel crollo ci potesse restituire Nico Oreste in vita» ha spiegato ieri Adduce, «ma le notizie che quotidianamente ci arrivavano e su cui abbiamo sempre continuato a mantenerci informati non erano rassicuranti e ci hanno fatto temere il peggio che purtroppo negli ultimi giorni si è verificato.

L’Amministrazione ha cercato di dare con l’allestimento della camera ardente il massimo conforto in questo momento e continueremo a lavorare nel corso dei prossimi giorni per cercare di capire come è potuta avvenire una tragedia così grande».

 La notizia ovviamente ha fatto nel corso delle ore tra la serata di mercoledì e giovedì il giro della città riaprendo di fatto la ferita che ha lasciato l’evento di vico Piave e che vede ancora oggi una serie di necessità per le famiglie sfollate e di operazioni aperte nel senso della solidarietà.

Oreste trovato in vita dopo 13 ore sotto le macerie ed estratto intorno alle 21 di sera dell’11 gennaio è rimasto in queste lunghe settimane sempre ricoverato in prognosi riservata e nel reparto di rianimazione presso l’Ospedale Madonna delle Grazie.

p.quarto@luedi.it

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