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Salvini al Pilastro e il blitz dei carabinieri (foto Il Resto del Carlino)

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“NON ho commesso alcun reato, ma la vicenda personale che mi riguarda rappresenta una grave caduta come uomo. Chiedo innanzitutto scusa per la mia debolezza e i miei errori a Matteo Salvini e a tutta la comunità della Lega a cui ho dedicato gli ultimi anni del mio impegno lavorativo”.

Luca Morisi, indagato per una vicenda di droga, dimessosi dal suo incarico di spin doctor della Lega, è nell’occhio del ciclone e chiede scusa ad un ambiente politico molto repressivo nei confronti dei consumatori di sostanze stupefacenti.

Ben altri toni adoperava l’inventore della Bestia salviniana, il 27 gennaio di quest’anno quando scriveva sulla sua pagina Facebook “Hanno messo in croce Salvini per un anno e poi guarda un po’- Arrestati genitori ragazzo citofonata di Bologna, i carabinieri hanno trovato 13 grammi di cocaina, 170 grammi di marijuana, 384 grammi di hashish, un bilancino di precisione… “ e al suo post allegava il link dell’articolo che ribaltava la vicenda della citofonata in campagna elettorale in un condominio del Pilastro durante la campagna elettorale delle regionali in Emilia Romagna.

Ora Salvini, che due settimane accusava Letta di preoccuparsi di “far fare le canne a casa” in seguito al voto per la depenalizzazione della canapa indiana, deve preoccuparsi di abbracciare e perdonare il suo più stretto collaboratore rimasto coinvolto in una vicenda di cessione di droga a quanto pare neanche leggera.


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