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La targa dedicata al morzello

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CATANZARO – C’è un riferimento in più, da ieri, nella toponomastica della città di Catanzaro. E’ la targa sistemata su un muro condominiale di Vico I Piazza Roma, nel centro storico della città, che indica la “Ruga d’o Morzeddhu”, voluta e realizzata dall’ ’”Antica Congrega Tre Colli” di Catanzaro, presieduta dall’avvocato Francesco Bianco. (L’ Antica Congrega dei Tre Colli è un’associazione, di promozione culturale, civile e sociale, nata nel 1984, per celebrare ed onorare il piatto tipico della cucina catanzarese: “il morzello” (morzeddhu, in dialetto catanzarese).

Ogni anno, in occasione dell’ingresso di nuovi soci nella congrega, gli stessi devono prestare un solenne giuramento di fedeltà al morzello e sottoscrivere il verbale di ammissione alla Congrega che viene redatto su un foglio di carta da fornaio, timbrato con il mento unto dal sugo del morzello).

Tanti i cittadini che ieri pomeriggio hanno partecipato alla cerimonia di svelamento della targa. Per il Comune c’era il presidente del Consiglio comunale Marco Polimeni e la vicepresidente Roberta Gallo, il commissario straordinario della Camera di Commercio di Catanzaro, Daniele Rossi e l’attore Enzo Colacino nei panni di Giangurgolo, la maschera catanzarese che Colacino promuove da tempo.

«Abbiamo realizzato tutto questo con la sola forza della nostra passione nella piena consapevolezza che soltanto una determinazione seria ed il credere fortemente ad un’idea può consentire a ciascuno di noi di raggiungere qualunque obiettivo. Noi oggi, sostanzialmente, stiamo celebrando questo piatto tipico però guardate e non è soltanto un piatto tipico perché è altamente riduttivo definirlo tale. Questo è un baluardo della nostra tradizione gastronomica, è un fenomeno fortemente identitario. E’ un fenomeno fortemente radicato nella coscienza popolare e disvela la ricchezza di quello che sono le consuetudini culinarie di una comunità posto che l’aspetto gastronomico è una parte preponderante della cultura di una comunità».

Il Morzello catanzarese (‘U Morzeddhu Catanzarisa) è un piatto unico nel suo genere e si realizza usando trippa e frattaglie bovine, concentrato di pomodoro, peperoncino piccante, sale, alloro e origano. Il morzello deve essere consumato bollente e mangiato nella pitta, il tipico pane catanzarese a forma di ciambella schiacciata e con poca mollica.

La ricetta: ingredienti (1kg per 4/6 persone) Trippa: 200 gr. tra Rumine, Abomaso e Reticolo – 400gr. di Omaso (cosiddetto “Centupezzi”) Altre interiora di vitello: 200 gr. tra Esofago, Polmone, Milza e Cuore (facoltativo) Carne di vitello: 200gr di pancia Condimento: 200 grasso animale Sugo: 100 gr. di concentrato di pomodoro e 1,5 litri di conserva di peperone Aromi: alloro, origano, peperoncini piccanti calabresi Sale: q.b. da mettere a fine cottura.

Preparazione e tempi di cottura: Pulire con molta accuratezza la trippa con acqua tiepida quindi unirla al “Centupezzi”, lessare per 15 minuti, estrarre gli ingredienti dall’acqua e tagliarli in piccoli pezzi.

Porre tutti gli ingredienti ed il grasso animale in una pentola abbastanza grande in modo che gli stessi occupino circa un quarto della sua altezza, quindi, aggiungere contemporaneamente ed amalgamare il concentrato di pomodoro (salsa densa) e soffriggere il tutto con molta cura.

Aggiungere dell’acqua fino a raggiungere quasi il bordo della pentola, una ricca quantità di peperoncini piccanti calabresi, alcune foglie di alloro e un mazzetto di origano. Avviare la cottura a fuoco molto lento con coperchio semi aperto per almeno sei – sette ore, mescolando di tanto in tanto con un cucchiaio di legno; il morzello sarà pronto quando il condimento riaffiorerà in superficie. Servire ben caldo nella pitta tagliata a pezzi di circa 20 centimetri aperti a libretto ed imbevuta di sugo alle estremità.

La cerimonia con il presidente dell’Antica congrega
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