Giuseppe Conte e Bianca Rende
2 minuti per la letturaCOSENZA – Dai post critici verso Conte ai palchi con Conte. La parabola della candidata civica alle comunali di Cosenza, Bianca Rende, è racchiusa nella sua bacheca Facebook.
Lo scorso 21 settembre il leader M5S era nella città calabrese per sostenere la candidatura di Rende in vista delle prossime amministrative: selfie, foto insieme sul palco, strette di mano. Ma c’è stato un tempo, nemmeno troppo remoto, in cui la candidata sostenuta dal M5S non era tenera nei confronti dell’ex premier. Lo dimostrano i giudizi tranchant pubblicati sui social all’epoca del governo giallorosso, quando Rende militava ancora nel partito di Matteo Renzi.
«Per il premier Conte – scrive per esempio il 9 dicembre 2020 – il motivo per cui bisogna ricorrere ad una pletora di consulenti nella gestione del programma Next Generation Eu è che la nostra Pa non è considerata affidabile dalla Ue. Ora mi chiedo: questa cosa non ci preoccupa neanche un pò? Anziché risolverla, la arginiamo, reclutando professionisti a tempo? E le imprese che vogliono investire chi avranno un giorno come riferimento, i navigator?». «Conte e le sue task force sono la prova della inadeguatezza del governo», l’affondo di un utente nei commenti, a cui la candidata replica: «Sono assolutamente d’accordo con la tua analisi».
«Spettacolo indecoroso, che sarebbe imbarazzante se già non fosse tragico» è invece il pensiero espresso il novembre 2020 a corredo di un articolo sul caos per la nomina del commissario alla Sanità calabrese. L’8 novembre in tv si parla dello stesso argomento, e Rende scrive: «Senza parole. Spero che Conte fosse sintonizzato e che qualcuno abbia provato almeno un po’ di vergogna».
Ora questi screenshots iniziano a circolare nelle chat pentastellate, ma Rende non si scompone. «In realtà – dice la candidata cosentina, raggiunta dall’Adnkronos – circolano da prima che Conte approvasse la mia candidatura. Io non ho ritenuto di fare quello che in genere furbescamente si fa, ovvero la pulizia dei profili social. Le mie erano critiche espresse sul piano politico e mai su quello personale».
Oggi Rende parla di “trasformazione genetica del M5S”: “Con la leadership di Conte il Movimento pone l’attenzione su temi come l’europeismo, il meridionalismo. Pone attenzione sull’etica pubblica per quanto riguarda il governo locale”.
Da Renzi a Conte, nessuna contraddizione? «Io sono una candidata civica, non sono iscritta al M5S. E comunque la mia non è una contraddizione ma una evoluzione del ragionamento politico parallelamente al percorso che sta facendo il M5S. Conte sta dando al Movimento una vocazione istituzionale che fa fare un grande salto di qualità al M5S. Non rinnego di essere stata in Italia Viva, ho criticato il M5S quando esultava per le inchieste che riguardavano i genitori di Matteo Renzi, perché la politica giustizialista non mi è mai piaciuta. Non sono cambiata io, forse è cambiato il Movimento».
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