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CASTELUCCIO INFERIORE – Prosciolto con formula piena perché «il fatto non sussiste». Così il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Lagonegro, Mariano Sorrentino, con una «sentenza di non doversi procedere», si è pronunciato in favore di Paolo Campanella, sindaco di Castelluccio Inferiore, relativamente all’esclusione di una sua compaesana dal sorteggio per scrutatori in occasione delle elezioni politiche del 2018.


La Procura della Repubblica di Lagonegro ne aveva chiesto il rinvio a giudizio poiché, Campanella, difeso dall’avvocato Santino Lamoglie, avrebbe escluso «arbitrariamente» il nominativo dall’elenco. Il sindaco, eletto nel 2016 a capo di una lista civica e ricandidato per un secondo mandato, era accusato di abuso d’ufficio e omissione di atti d’ufficio. «Abbiamo affrontato il processo con estrema serenità. Il proscioglimento già nella fase dell’udienza preliminare ha confermato le nostre primarie impressioni sull’estraneità del sindaco ai fatti contestati», ha commentato l’avvocato Lamoglie.


Grande soddisfazione anche da parte dello stesso primo cittadino castelluccese. «Abbiamo acquisito una piccola, ma grande vittoria da un punto di vista politico – ha osservato Campanella – che dimostra come io non abbia certo estromesso in modo illegittimo la signora dalla lista degli scrutatori. Il giudice ha riconosciuto la mia correttezza, in quanto ho agito nel rispetto dei criteri di legge e di equità sociale. E’ stato smontato un castello di menzogne, su di me è stato gettato fango con delle strumentalizzazioni ad arte da parte di una minoranza che non ha neanche presentato una lista. Le mia azioni sono sempre avvenute nel rispetto delle regole e della gente».

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Alfonso Pecoraro

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