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POTENZA – Il tasso di posti letto nei reparti ospedalieri di “area non critica” sale al 15% in Basilicata, ovvero al limite della soglia di allerta il cui superamento è uno dei parametri per il passaggio delle regioni in Zona Gialla. Mentre scende in Sardegna (all’11%) e in Sicilia (17%). È quanto emerge dal monitoraggio dell’Agenas, che confronta i dati del 21 settembre con quelli del 20, confermando stabilità a livello nazionale.
Per quanto riguarda il tasso di occupazione delle terapie intensive occupate da pazienti Covid, sale in Friuli Venezia Giulia (al 7%), nelle Province autonome di Bolzano (9%) e Trento (2%), Puglia (5%) e Veneto (6%) ma scende in Calabria, tornando al 7%, Campania (al 6%), Marche (9%), Piemonte (3%), Sardegna (all’8%) Valle d’Aosta (0%). Il valore scende anche in Sicilia, fermandosi al 10%, cioè sul valore della soglia d’allerta.

Trentanove dei 937 tamponi analizzati in Basilicata nelle ultime 24 ore sono risultati positivi: lo riporta il bollettino della task force regionale, che registra anche due nuove vittime del covid (un 90enne di Noepoli e una 94enne di Venosa; sono 588 i lucani morti, in totale, dall’inizio dell’epidemia). Le persone ricoverate negli ospedali sono 59 (quattro in più rispetto al dato precedente), tre delle quali in terapia intensiva. I positivi in isolamento domiciliare sono stabili, a quota 1.159.
Ieri sono state somministrate 3.203 dosi di vaccino e 23 terze dosi. I lucani che hanno ricevuto la prima dose sono 415.682 (75,1 per cento), mentre quelli che hanno avuto anche la seconda sono 360.602 (65,2 per cento).
Sempre sul fronte dei vaccini, le aziende sanitarie di Potenza e di Matera hanno annunciato ieri «i week end della cicogna, da sabato 25 settembre per quattro fine settimana. Il sabato e la domenica, presso tutti i punti vaccinali delle due aziende, sarà possibile per le future mamme sottoporsi alla vaccinazione con accesso diretto, ossia senza prenotazione».
«I medici vaccinatori – comunica l’ufficio stampa della giunta regionale – come di consueto forniranno alle donne in gravidanza tutte le informazioni necessarie e risponderanno agli eventuali dubbi per fugare tutte le eventuali paure delle future mamme. Le aziende sanitarie doneranno alle future mamme vari prodotti per il nascituro (succhietto, crema per il cambio pannolino e due pannolini)».


Il presidente della Regione, Vito Bardi, ha detto che «la campagna vaccinale in Basilicata procede a gonfie vele e questa iniziativa serve per proteggere le mamme e i nascituri. Ieri (lunedì, ndr), come promesso, sono partite le terze dosi nella nostra Regione, che nelle ultime settimane è tra le migliori in Italia per somministrazioni».
Perché c’è lo zoccolo duro di no vax – alcuni milioni di italiani – che resiste ostinatamente al vaccino anti-Covid e c’è chi invece l’altro ieri – alcune migliaia – è arrivato già alla terza dose. E’ stato il primo giorno, infatti, per la somministrazione del “richiamo” alle categorie vulnerabili indicate da una circolare del ministero della Salute: immunocompromessi, trapiantati, malati oncologici con determinate specificità.

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Antonella Giacummo

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