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CATANZARO – Un carabiniere infedele e un avvocato insospettabile: ci sono anche loro tra i protagonisti dell’ennesimo blitz antidroga della squadra mobile di Catanzaro, guidata da Rodolfo Ruperti, che ha arrestato 23 persone su disposizione del gip. A coordinare l’indagine, che ha sgominato una fitta rete di spaccio nella “Catanzaro bene” attraverso l’uso di barche lussuose, sono stati i sostituti procuratori della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, Carlo Villani e Vincenzo Capomolla, che hanno ricostruito i canali di rifornimento in tutta la regione, mettendo ko diverse organizzazioni dedite al narcotraffico.
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IL CARABINIERE E LA BARCA DELL’AVVOCATO – A capo vi erano soggetti di spessore criminale, che si avvalevano di persone giovanissime, di indole particolarmente violenta, dedite anche a rapine ed estorsione.
Il carabiniere coinvolto è Mario Russo, lo stesso rimasto coinvolto nell’inchiesta Why Not come presunta talpa nella procura, in quanto in servizio presso la procura generale di Catanzaro. L’avvocato è Gennaro Corea, 35 anni, del foro di Catanzaro. Ed era di proprietà di quest’ultimo la barca di lusso sulla quale avveniva lo spaccio per non destare sospetti. Inoltre, sempre secondo l’accusa, finanziava l’acquisto della droga necessaria per l’attività di uno dei due gruppi colpiti dalle ordinanze.
RAPINE PER PAGARE L’APPROVVIGIONAMENTO – Le indagini svolte dalla Squadra Mobile di Catanzaro nell’ambito dell’operazione “All inclusive” hanno consentito di accertare che i soggetti più giovani dell’organizzazione in diverse circostanze per procurarsi somme di denaro necessarie all’approvvigionamento di droghe, non avevano avuto remore ad effettuare oltre che diversi furti anche una rapina ad un gestore di una tabaccheria del Quartiere Janò di Catanzaro. Il titolare nel novembre 2012, si era visto costretto a consegnare l’incasso della giornata ammontante a circa 5.000 euro a due persone armate di pistola che si erano allontanate a bordo di altra autovettura condotta da un complice. Numerosi i furti e le rapine sventate da servizi programmi dalla Squadra Mobile.
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