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AVIGLIANO – La Scia – Segnalazione Certificata di Inizio Attività – è la dichiarazione che consente alle imprese di iniziare, modificare o cessare un’attività produttiva. Il documento va presentato al Comune nelle forme previste di legge. Nell’inchiesta sono finite anche tre di questi documenti. Protagonisti, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, sono Rocco Fiore, Canio Romaniello, l’assessore Donato Sabia e Leonardo Giordano. Sono accusati in concorso del tentativo di “Soppressione, distruzione e occultamento di atti veri”.
Il 12 febbraio del 2013 vengono protocollate tre “Scie” una delle quali riguardava anche il padre dell’assessore Sabia. Secondo il procuratore Francesco Basentini però: «erano inammissibili in quanto riguardanti opere abusive». Pertanto «avendo il Romaniello la necessità di “far ritirare” le tre istanze ovvero di correggerne il contenuto, risultato questo praticamente irrealizzabile essendo le stesse istanze ormai protocollate, dietro consiglio del Fiore che suggeriva al Romaniello di far presentare una richiesta di “ritiro” delle istanze, inducevano l’assessore Sabia a rivolgersi al dipendente Giordano e a chiedergli di “far sparire le tre pratiche».
La richiesta, secondo la ricostruzione degli inquirenti: «veniva in parte esaudita perchè il Giordano provvedeva a “strappare” le tre pratiche protocollate e a riportarle all’interno di un cassetto nella sua disponibilità, con ciò compiendo atti inidonei diretti in modo non equivoco ad occultare atti pubblici veri».
Ma il loro intento, spiega il magistrato, non è andato a buon fine: «per cause indipendenti dalla loro volontà e segnatamente perchè, a seguito di ordine di esibizione emesso dalla Procura, il Giordano esibiva spontaneamente i documenti strappati e occultati».
L’assessore Sabia, raggiunto telefonicamente, si dice «tranquillo e pronto a chiarire tutto con i magistrati ». «Nella vicenda che mi contestano non è stato occultato nessuna scia.E’ stata fatta una richiesta di ritiro della pratica. La scia – ha precisato – ha continuato il suo iter e la situazione è stata sanata». Conclude: «sono sereno e aspetto l’interrogatorio per chiarire qualsiasi aspetto della vicenda».
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