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LATRONICO – Il comune di Latronico si è aggiudicato il bando 2013-2014 per la gestione di un progetto Sprar (sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati ) che prevede la predisposizione di percorsi di accoglienza integrata, grazie ai finanziamenti resi disponibili dalle pur esigue risorse del Fondo nazionale per le politiche e i servizi d’asilo.

Si tratta di un insieme di attività, realizzate a livello territoriale con l’adesione volontaria degli enti locali ed il prezioso supporto del terzo settore, volte a favorire l’inserimento di immigrati che godono di un particolare status giuridico e che vanno dalla distribuzione di vitto e alloggio all’accompagnamento, dall’informazione all’orientamento e alla assistenza per l’inserimento socio-economico.

Il tutto finalizzato al rafforzamento della cultura dell’accoglienza delle nostre comunità, siano esse grandi aree metropolitane o piccole cittadine di provincia, ed al perseguimento della continuità e della completezza dei sevizi prestati ai beneficiari.

A Latronico saranno ospitati 15 nuclei familiari siriani che fuggono da più di due anni di una violentissima guerra civile tra il regime del Presidente Asad e i suoi oppositori, che ha devastato il paese causando centinaia di migliaia di vittime e milioni di profughi.

Gli ospiti, conferma il Sindaco Fausto De Maria, «arriveranno alla fine di febbraio e saranno ospitati nei locali della ex delegazione comunale di Agromonte, godranno di strumenti di ausilio e comprensione della realtà e della moneta locale e avranno a disposizione una somma di denaro da spendere all’interno della comunità, la Pocket Money. Numerose e varie le attività che abbiamo strutturato in loro favore, che prevedono il contributo di specifiche figure professionali quali educatori, interpreti, mediatori linguistico-culturali e assistenti sociali: corsi di apprendimento della lingua italiana e progetti di inserimento scolastico dei minori attraverso programmi educativo-formativi, culturali, di socializzazione, sportivi e ludico-ricreativi. Gli adulti beneficeranno di pratiche di tutoraggio orientate alla formazione professionale ed all’inserimento lavorativo, ricevendo esaustive informazioni sulla normativa vigente, per evitare fenomeni di sfruttamento e lavoro nero; ancora, potranno usufruire di una rete integrata e coordinata di servizi pubblici sociali e sanitari, dal disbrigo di pratiche burocratiche quali l’iscrizione all’anagrafe e l’attribuzione della carta d’identità e del codice fiscale, al supporto igienico e psico-sanitario garantito dall’azienda sanitaria di riferimento. Naturalmente saranno erogati a tutti tre pasti completi al giorno e un giorno alla settimana il centro d’accoglienza sarà aperto alle visite della popolazione residente per stimolare veri momenti di interscambio culturale e di integrazione. Io ritengo che progetti come questo favoriscano la coesione sociale e siano in grado di andare oltre il puro e semplice assistenzialismo per far crescere e formare cittadini consapevoli e costruire un mondo migliore».

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