Matteo Salvini inaugura la sede di Rosarno
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REGGIO CALABRIA – Un centrodestra vincente, la Lega primo partito e un rinnovato legame con la Calabria, dove sarà presente anche per la chiusura delle manifestazioni elettorali in programma venerdì 1 ottobre. Matteo Salvini è in Calabria per un nuovo tour nella zona del Reggino e del Vibonese e rilancia tutti i temi principali della politica nazionale, con lo sguardo rivolto alle elezioni calabresi.
Intanto, il leader della Lega è convinto dell’esito elettorale del 3 e 4 ottobre prossimi: «Io non amo le scommesse, e quindi non faccio scommesse. Ma ho idea di come andranno le elezioni: il centrodestra vince e la Lega è primo partito in Calabria grazie a voi, grazie alla gente che abbiamo incontrato a Mileto, Rosarno, Gioia Tauro».
La difesa di Nino Spirlì
Quindi, la “diffida” rivolta agli alleati del centrodestra che, partendo da Giorgia Meloni, hanno messo in discussione il ticket Roberto Occhiuto Nino Spirlì, aprendo ad ipotesi diversi per la vicepresidenza: «Mi auguro che gli impegni assunti nella coalizione prima della campagna elettorale vengano mantenuti ma so che vinceremo le elezioni e che la Lega sarà il primo partito. Per questa ragione non ho preoccupazioni di sorta».
Nessun legame con la ‘ndrangheta
Matteo Salvini non ha, però, nessuna intenzione di fare passare la logica di rapporti tra la Lega e la ‘ndrangheta, emersi nelle ultime ore, e ha respinto ogni critica: «Visto che hanno finito gli argomenti e sanno che perderanno le elezioni tanto a poco, perché qua la sinistra prima di tornare al governo deve aspettare i prossimi trent’anni, stanno attaccando da giorni e giorni e giorni sulla Lega e la ‘ndrangheta. Mancano di rispetto non a me, a voi, alle migliaia di calabresi per bene, perché quando a sinistra dicono “chi vota Lega è la ‘ndrangheta”, vorrei che vedessero in faccia voi – ha proseguito – perché qua c’è gente per bene, che quando sente puzza di ‘ndrangheta inizia a tirare calci nel sedere, perché la ‘ndrangheta fa schifo, non ci interessa certa gente, non ci interessano certi voti».
Il tema dei migranti
Immancabile il riferimento al tema dei migranti, al centro delle cronache e della politica in questi giorni di campagna elettorale: «In poche ore sono sbarcati in Calabria 500 clandestini. Se c’è un ministro dell’Interno faccia il suo lavoro o si faccia da parte e lo lasci fare a chi ha voglia di fare il ministro». Piuttosto, Salvini ritiene che «l’immigrazione che mi piacerebbe tornasse è quella di chi è andato via dalla Calabria e che vorrebbe rientrare, non quella di barchini e barconi».
Sanità e critiche a de Magistris
Tra gli argomenti affrontati nel tour di oggi, Salvini ha sottolineato anche la fine del commissariamento della sanità e non ha risparmiato critiche agli altri candidati, partendo da Luigi de Magistris: «De Magistris è simpatico. E’ simpatico perché io mi domando come faccia a prendere in giro i calabresi. Uno che ha riempito di immondizia la città di Napoli che si ripromette di ripulire la Calabria».
Lavoro e norme anticovid
Infine, l’accento sui temi per il contrasto alla pandemia: «In questi minuti ci stiamo battendo in Parlamento per garantire il diritto alla salute e il diritto al lavoro per tutti. E diritto alla salute e diritto al lavoro vuol dire garantire il vaccino a tutti quelli che vogliono e possono vaccinarsi e vuol dire garantire tamponi gratuiti per tutti quegli operai, qui poliziotti, quegli insegnanti, quelle lavoratrici e quei lavoratori che ancora non sono vaccinati e non possono essere rinchiusi in cantina».
«Ci sono milioni di italiani – ha aggiunto – che hanno diritto al lavoro e alla vita perché il lavoro è sacro e ogni posto di lavoro va salvato. Il vaccino è una via e il tampone è l’altra via, quindi equilibrio: salute e lavoro. Usare il green pass per far riaprire le scuole è giusto, ma imporlo alle mamme è qualcosa di assurdo. Occorre buonsenso».
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