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STIGLIANO –  Erano le 12.30 di domenica mattina, quando un’enorme frana ha spazzato via l’ultima facciata dell’antichissimo castello di Stigliano.

Le incessanti piogge degli ultimi giorni si erano finalmente placate durante la stessa mattinata, ma hanno lasciato in eredità l’irreparabile.

Rocce, fango e terra sono caduti giù come macigni, ricoprendo in pochi istanti la zona boschiva sottostante, nei pressi di via Portello. Ad allertare i Vigili urbani è stata un’anziana signora, che vive a pochi metri dalla zona, la donna è l’unica ad aver visto il manifestarsi del disastro.

Altri residenti invece, hanno sentito l’assordante rumore dei detriti, che ha scaraventato via interi alberi. Le forze dell’ordine, insieme all’Amministrazione comunale, sono intervenute tempestivamente, bloccando ogni via d’accesso al luogo.

Parte del centro storico è stato chiuso alla circolazione stradale, che va da via Dechiara fino a via Portello, il rione Villa, invece, è stato transennato nei pressi di largo Masaniello. Queste zone del centro abitato sono state parzialmente evacuate per volontà del sindaco Antonio Barisano.

Le famiglie residenti nella zona, circa una decina, al momento hanno trovato alloggi di fortuna, provvedendo personalmente a tale ricerca. Molti alloggiano da parenti o amici, altri invece hanno preso in fitto alcune case nel cuore del centro storico.

Il luogo della frana è ancora sotto osservazione da parte della Protezione civile, che per le prossime quarantotto ore presiederà in via Portello, si teme che la parte della struttura rimasta in piedi possa cedere da un momento all’altro.

Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri, soprattutto per tenere lontano dal pericolo i numerosi cittadini accorsi, incuriositi dalla vicenda. Curioso è il ritrovamento, sul costone frontale -da parte dei Vigili del fuoco- di una grotta ricoperta di fuliggine, venuta alla luce dopo la frana.

Molte sono le leggende metropolitane a riguardo; alcuni sostengono che facesse parte delle segrete del castello, altri invece che tale caverna era stata utilizzata ai tempi del fascismo, per nascondere parte degli ori di Mussolini.

La costruzione del castello risale all’età del Medioevo. Imponente e maestoso, entrò a far parte del feudo di Stigliano, sotto il Principato di Salerno.

Nel corso degli anni, l’intero feudo appartenne a diverse e prestigiose famiglie, tra le più importanti ricordiamo quella dei della Marra e dei Carafa. Intorno al 1500, l’architetto Jacopo Trifoggio, restaurò l’imponente struttura, la quale venne gravemente danneggiata un secolo più tardi, a causa di un forte terremoto.

Un pezzo importante della storia stiglianese è finito dunque in frantumi, quell’opera che faceva da sfondo alla cornice cittadina, è ormai soltanto un lontano ricordo

Le forti piogge hanno letteralmente messo in ginocchio Stigliano e tutta la sua comunità, quella del Castello è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, ma negli ultimi mesi sono state molte le frane che hanno colpito il paese e i suoi dintorni.

La strada sottostante il Centro sociale si abbassata ancor più di livello, ma fortunatamente qui i lavori sono iniziati da poco.

Il problema principale riguarda soprattutto le strade che collegano Stigliano ai limitrofi centri abitati, infatti, il bosco di Montepiano, che porta ad Accettura è stato momentaneamente chiuso al traffico, a causa di continue frane che hanno cancellato quasi del tutto la carreggiata.

Seppur in difficoltà, Stigliano non demorde, e spera in tempi brevi di tornare nuovamente a rifiorire, magari come quel vecchio feudo nato dal nulla, che ha permesso al contado di entrare nella storia come capoluogo di provincia.

 

IL SOPRALLUOGO: LA REGIONE AL LAVORO PER LA MESSA IN SICUREZZA

IN seguito al movimento franoso che sta interessando il territorio di Stigliano e che ha determinato il distacco di grossi massi del rudere il “Castello”, ieri mattina i tecnici dell’Ufficio Difesa del Suolo del Dipartimento Infrastrutture della Regione, insieme alla struttura tecnica della Protezione civile, hanno effettuato un sopralluogo per verificare lo stato dei fatti.

«Si tratta di un fenomeno complesso –hanno riscontrato i tecnici della Regione– che sta interessando un costone roccioso che incombe sull’abitato di Stigliano. Un movimento franoso reso ancor più articolato dalla particolare fessurazione delle rocce a monte.

I geologi dell’Ufficio Difesa del Suolo, insieme ai tecnici della Protezione civile e del Comune, hanno già individuato interventi di emergenza per creare una situazione di messa in sicurezza a garanzia dell’incolumità pubblica. Successivamente si procederà con uno studio più approfondito per individuare una possibile soluzione a più ampio respiro.

L’assessore regionale alle Infrastrutture, Aldo Berlinguer, in contatto costante con il Comune di Stigliano già da ieri, ha subito attivato gli uffici regionali competenti e la Protezione civile per monitorare la situazione e intervenire con immediatezza per la tutela della popolazione residente nell’area interessata.

Intanto già domenica sera, con ordinanza del sindaco Antonio Barisano, è stata disposta l’evacuazione delle popolazioni e delle abitazioni di via Dechiara, Rampa Dechiara vico II Salvati e Largo Masaniello.

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