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VENOSA – È stata ufficializzata nei giorni appena trascorsi, la “MTB Venosa” associazione sportiva dilettantistica è nata da un gruppo di amici accomunati dalla stessa passione per la bicicletta e dalla voglia di fare qualcosa di più per coinvolgere un numero sempre più rilevante di appassionati. Amore per la mountain bike, amore per la natura, amicizia, voglia di avventura, voglia di fuga dallo stress quotidiano, amore per una terra che ha molto da offrire, questi i valori fondamentali del gruppo.
«La scoperta delle “ruote grasse” ci ha fatto aprire gli occhi su un mondo nuovo fatto di adrenalina, avventura, fango, coraggio e tanto sano divertimento – afferma il presidente Francesco Masulli – L’emozione di una discesa tra gli alberi, la soddisfazione dell’arrivo in vetta alle colline che ci circondano, la stanchezza fisica e l’appagamento per essere riusciti a compiere il sentiero che la volta precedente ci metteva in difficoltà, aria pulita, paesaggi mozzafiato e scorci di natura sono emozioni che solo in sella a una MTB si possono vivere».
Insomma due ruote, la natura e cosa desiderare di più? «Sicuramente la compagnia con cui pedalare! L’associazione si propone di promuove la pratica sportiva del ciclismo e in particolare della mountain bike come mezzo di aggregazione, di partecipazione sociale e di conoscenza del territorio. Generalmente si pensa al ciclismo come uno sport prettamente agonistico e ad elevata competitività, la MTB Venosa rappresenta la volontà di riportare questa disciplina ad una dimensione umana e ludica, dove il divertimento e l’avventura ne rappresentano le priorità».
Gli obiettivi dell’associazione sono molteplici: organizzare escursioni, pianificare eventi sul territorio, partecipare a fiere dedicate, promuovere il cicloturismo nel totale rispetto della sostenibilità ambientale.
«È opinione comune dei soci che le idee che possono nascere nel gruppo siano una ricchezza da mettere a disposizione del nostro territorio. Pertanto l’auspicio è che cresca la partecipazione, anche femminile, e il coinvolgimento degli appassionati e di quanti ancora non conoscono la “bicicletta” per poter creare una vera e propria rete sul territorio lucano».
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