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SENISE – E’ il 1979 quando Francesco Policicchio e Giulia Amendolara freschi sposi di Senise, decidono di scommettere su un’attività ancora poco praticata nel loro paese, l’arte pasticciera. Dopo una buona formazione fuori regione fondano infatti la Pasticceria Giulia, da subito molto apprezzata da numerosi clienti provenienti perfino dai paesi vicini. Negli anni l’attività ha portato dei buoni profitti che hanno permesso ai titolari di aprire un locale elegante ed accogliente in contrada Rotalupo, in cui è possibile gustare le dolci creazioni. “Alla base della nostra pasticceria”, dice fiero Francesco, “c’è la passione e la dedizione. Non trascuriamo nessun dettaglio, a cominciare dalle materie prime che devono essere di ottima qualità: infatti usiamo solo farine scelte e aromi naturali. Il nostro laboratorio”, continua il proprietario orgoglioso”, è moderno e pulito, e io e mia moglie ci aggiorniamo costantemente sulle novità. Teniamo molto ai nostri clienti i quali ci ripagano tornando sempre a deliziarsi con i nostri prodotti”. La passione e l’esperienza hanno portato a importanti riconoscimenti a livello nazionale, tanto da entrare a far parte della famosa guida “Gambero Rosso”, nella quale si menzionano i prodotti più apprezzati, come le code d’aragosta, i sospiri, la crema chantilly, le pastiere e le paste secche, vere prelibatezze a base di burro e pasta di mandorla. Ma è bene ricordare che si realizzano anche specialità locali, gelati, torte personalizzate, panettoni, colombe, uova di Pasqua e prodotti salati per banchetti. L’attività di famiglia ha assorbito anche le energie dei tre figli, Vincenzo, Sara e Mariella. Quest’ultima, in particolare, dopo un intenso percorso formativo, si è specializzata in “cake design”, nuova pasticceria creativa dove stile e bontà si fondono per dar vita a dolci e torte decorate che sono vere e proprie opere d’arte. Se dovesse fare un bilancio il titolare Francesco si direbbe abbastanza soddisfatto, ma non nasconde i sacrifici fatti in questi anni e le preoccupazioni per il futuro della Basilicata che vede pian piano spopolarsi. La sfida affidata ai figli è di riuscire a resistere alla crisi. “Io e la mia famiglia abbiamo sempre dato del nostro meglio nel lavoro, ci auguriamo che le cose cambino, che la gente torni a popolare i nostri paesi”, conclude con una punta di malinconia.
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