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APRIRE la mente connettendosi con l’Europa. Creare ponti di conoscenza e opportunità tra la Basilicata e le nazioni stellate della bandiera europea. Unendo le parole “mobilità” e “ partecipazione”, oggi, i giovani lucani hanno la possibilità di scoprire e soprattutto portare, nella città di origine, quanto appreso durante gli scambi  giovanili o l’esperienza del Servizio Volontariato Europeo. Tra le diverse realtà che promuovono tale attività sul nostro territorio, vi è una giovane associazione “Basilicata-link”. Nata circa un anno fa a Matera, ma con alle spalle già una importante esperienza di progettazione europea, ha nel suo direttivo personale europeo qualificato già attivo nei settori della promozione sociale, dell’apprendimento interculturale e della produzione culturale. La presidente è una “animatrice culturale” austriaca, Birgit Atzl che, dopo aver lavorato per progetti europei nel Sud Italia, ha deciso di rimanervi perché innamorata della Lucania, della gente e del cibo. Assieme a lei lavorano nell’associazione giovani animatori: Carles Cuncil, Raffaele Lamacchia, Mino Vicenti e Luca Tamburrino. 

Tutti hanno come comune denominatore l’aver svolto esperienze lavorative o di studio in Europa e il creder fortemente nella cooperazione e integrazione tra l’Italia e il resto delle nazioni europee come volano di sviluppo, creatività e innovazione che tale opportunità conferisce. La loro mission è avvicinare quanto più possibile i giovani lucani alle tante opportunità che l’Europa offre, tanto nel sociale, quanto nel settore ambiente, musica, ludico, etc. Ma la promozione è biunivoca. Infatti tra i tanti progetti, da loro presentati, molti hanno visto la partecipazione di giovani europei in Basilicata con lo scopo di promuovere e far conoscere il territorio e le tradizioni. Tra questi il progetto “The Soul Revolution”, che ha battezzato la nascita dell’associazione e che ha avuto una partecipata attenzione con l’obiettivo di riscoprire l’economia partecipata, scambio che non mette al centro il denaro ma le relazioni sociali. 

Ancora, il progetto “Craco”, grazie al quale, in collaborazione con l’amministrazione comunale, quindici ragazzi europei hanno soggiornato a Craco vecchia e hanno messo in scena uno spettacolo teatrale, raccontando le sofferenze dei piccoli comuni proprio nella fase complessa di crisi economica e di contrazione delle risorse pubbliche. Con la nuova programmazione 2014-2020 i loro progetti si baseranno sul programma Erasmus+ contando di accrescere sempre di più la mobilità dei lucani, che, confrontata con i coetanei europei, è ancora un pò debole in termini quantitativi .   “La filosofia è quella di creare nuove partnership sul territorio europeo  in direzione delle politiche d’internazionalizzazione e politiche culturali del territorio” ci racconta il responsabile comunicazione Lamacchia. “In attesa di nuovi progetti da realizzare in città  – continua Lamacchia – l’associazione invita tutti i giovani lucani ad approfittare dei prossimi due progetti di mobilità giovanile, che stiamo promuovendo per la  Spagna e la Turchia”.

@lovatrenta

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