2 minuti per la lettura
POTENZA – Erano stati esclusi dalla commissione giudicatrice, al momento dell’apertura delle buste, perché, secondo la Regione, la documentazione relativa alle referenza bancarie era carente. E a nulla era servita l’integrazione con la richiesta di riammissione prodotta successivamente dalla società in questione. Ma ora, a rimettere in pista la Informatica Basilicata Sistemi srl per l’aggiudicazione dell’appalto, ci ha pensato il Tar di Basilicata che, prima ha ordinato la sospensiva e poi ha annullato il provvedimento di esclusione.
«La commissione giudicatrice – scrivono i giudici amministrativi – avrebbe dovuto chiedere alla ricorrente di far integrare la suindicata lacuna mediante il rilascio da parte della banca di un ulteriore atto». L’offerta della Ibs, quindì, andrà giudicata insieme alle altre giudicate idenee al momento dell’apertura delle buste. Il bando risale agli inizi dello scorso novembre. Nella delicata fase di passaggio dalla vecchia alla nuova legislatura, il Consiglio regionale ha una priorità: mettere a bando l’affidamento del servizio di gestione delle apparecchiature elettriche della sala regia e dell’annesso studio televisivo presenti nel palazzo del Consiglio Regionale.
Tre mixer, quattro videoriproduttori, quattro pc, tre telecamere, televisore e ricevitore satellitare digitale: una strumentazione acquistata qualche anno fa che farebbe invidia a un vero e proprio studio televisivo. Chi vince il bando dovrà garantire la realizzazione di programmi e interviste svolte nello studio televisivo, riprese da Potenza, prevalentemente nelle sedi istituzionali della Regione, montaggio e archiviazione di filmati e pubblicazione dei filmati sul web oltre che all’animazione dello spazio virtuale web BasilicataLive, “attraverso la creazione di uno o più avatar che operano nella land per promuovere la partecipazione del mondo della scuola e dei lucani all’estero”. L’importo a base d’asta è di 165.000 euro, secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. L’affidamento ha durata biennale con la possibilità di proroga per ulteriori 12 mesi. Insomma, un’occasione ghiotta per le aziende che si occupano del settore e non solo. A presentare le offerte entro il termine fissato al 26 novembre, oltre alla Ibs, Agebas (anche editore della Nuova del Sud), la Spix, Dardox, Video Systems Broadcast, Openet e un’altra società napoletana.
Ma Openet e Informatica Basilicata Sistemi vengono escluse dalla commissione. La prima per aver consegnato in ritardo l’offerta. L’altra, invece, per motivazioni che il Tar ha giudicato illegittime. La Ibs, dunque, ora può tornare ufficialmente in pista. La procedura pubblica riparte da qui. speriamo senza nuovi intoppi.
m.labanca@luedi.it
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA