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CATANZARO – La Procura della Repubblica di Catanzaro ha presentato la richiesta di rinvio a giudizio nell’ambito dell’inchiesta su presunti illeciti connessi al Parco commerciale “Romani”, che sorge nel quartiere Sala ma che non è ancora entrato in funzione, ed alla realizzazione al suo interno dell’Ente Fiera comunale, che l’Amministrazione aveva inizialmente deciso di collocare in un’area appositamente individuata a Germaneto.
Dopo l’avviso di conclusione delle indagini dello scorso novembre, ora il procuratore aggiunto del capoluogo, Giuseppe Borrelli, e il sostituto procuratore coassegnatario del fascicolo, Carlo Villani, hanno chiesto al giudice dell’udienza preliminare di mandare sotto processo i dodici indagati – fra i quali non compare più Paolo Abramo, presidente della Camera di commercio del capoluogo -, e cioè Giulio Elia, consigliere comunale di Catanzaro e presidente della Commissione urbanistica dell’Ente, i presidenti di Confindustia Calabria e Catanzaro, Giuseppe Speziali e Giuseppe Gatto – che si sono autosospesi dalle rispettive cariche dopo aver ricevuto un’informazione di garanzia -, coinvolti in qualità di imprenditori; l’ex sindaco di Catanzaro, Rosario Olivo (Pd); l’imprenditore Gaetano Romani, costruttore del parco commerciale; Giuseppe Grillo, presidente della società municipalizzata “Catanzaro Servizi”; Biagio Cantisani e Alba Felicetti, ex dirigenti del Comune di Catanzaro, ed il primo anche presidente dell’Ordine degli architetti; Francesco Lacava, ex consigliere comunale e presidente del consiglio d’amministrazione della società “Parco Romani”; Pasquale Costantino, in qualità di dirigente del Comune di Catanzaro; Rosalba Piscioneri; l’avvocato Marina Pecoraro. La pubblica accusa contesta, a vario titolo, falso, abuso d’ufficio, tentata truffa aggravata, tentata percezione di fondi pubblici, corruzione, distruzione soppressione o occultamento di atti, estorsione, concussione.
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