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LA Caritas chiama e la città risponde.
E’ di pochi giorni fa l’avvio della sottoscrizione che l’associazione diocesana ha avviato per sostenere le famiglie di vico Piave toccate dalla tragedia dell’11 gennaio e già si tocca con mano la generosità dei concittadini.
Lo confermano gli oltre 1200 euro raccolti nella sola giornata di domenica nelal parrocchia dell’Annunziata (600 euro) e durante la partita della Coserplast Openet Pallavolo Matera (622 euro).
Una corsa a cui nessuno si sta sottraendo e che non si ferma, come conferma anche il direttore della Caritas Anna Maria Cammisa secondo la quale «Il segnale che stiamo ricevendo dalla città è positivo e conferma un animo generoso che non dimentica chi è stato meno fortunato e ha vissuto un dramma incredibile come quello avvenuto in vico Piave».
La Caritas, così come altre realtà cittadine, si è mossa immediatamente mettendo anche a disposizione l’accoglienza nella struttura de La Tenda che ha al proprio interno alcune camere.
C’è, in questo momento, la necessità di sostenere infatti con azioni concrete chi, in poche ore, ha perso tutto e non vede davanti a se’ alcuna prospettiva.
La rete che, nel frattempo, si è creata fra istituzioni e realtà come la Caritas conferma che la comunità è in grado di affrontare emergenze come questa pur nella immensa difficoltà di queste ore.
Il denaro, infatti, non è l’unico aspetto di cui preoccuparsi ma deve essere supportato da strumenti concreti che risolvano i problemi di sopravvivenza, ospitalità, solidarietà complessiva.
E’ quello che hanno fatto anche alcune strutture ricettive cittadine che già a poche ore dalla tragedia, si sono dichiarate disponibili ad ospitare gli abitanti di vico Piave rimasti senza casa.
L’amministrazione comunale, dal canto suo, ha dato la disponibilità a sostenere in parte anche le spese di locazione sostenute da chi dovesse riuscire a trovare una nuova sistemazione.
«Sul conto corrente destinato a vico Piave – prosegue il direttore della Caritas, Anna Maria Cammisa – continuano a giungere aiuti e questo ci conforta molto. I materani hanno a cuore le sorti dei loro concittadini che quella brutta mattina hanno perso tutto in pochi minuti».
Dieci giorni dopo, quella tragedia è ancora forte nella memoria di tutta la città e la partecipazione si sente in particolare nelle parrocchie dove la gara di solidarietà è molto forte, così come in molti altri contesti impegnati dal primo momento a sostenere in tutti i sensi gli abitanti di quella strada, così vicina al centro e al cuore di tutti.
a.ciervo@luedi.it
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