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SENISE – Un anfiteatro che ospiterà 2.500 spettatori, un cast di livello internazionale e uno spettacolo che, tra terra e acqua, utilizzerà la migliore tecnologia contemporanea. Sono questi gli ingredienti del macroattrattore La Magna Grecia.

Il mito delle Origini – Il grande racconto dei Greci in Occidente’ che muove i suoi primi passi. Domani infatti, in una cerimonia pubblica a contrada Massanova  sarà posta  la prima pietra dell’anfiteatro che sorgerà a ridosso dell’invaso di Montecotugno. Il progetto  della maestosa opera  sarà presentato da parte di Regione, Comune di Senise, Apt Basilicata e Ati Magna Grecia nella sala consiliare comunale (zona mercato area Pip). All’incontro che sarà moderato da Francesco Calderaro dell’Ati ‘La Magna Grecia’ interverranno il sindaco di Senise, Giuseppe Castronuovo, l’ex presidente della Regione, Vito De Filippo, il vescovo Nolè, il direttore dell’Apt Basilicata, Giampiero Perri, il coordinatore della progettazione, Aldo Capalbo, Stefano Caselli che ha curato il progetto artistico-tecnologico e Giovanni Capalbo che ha coordinato il gruppo di lavoro. A concludere i lavori sarà il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella. L’obiettivo dichiarato di questa opera è quella di incrementare il turismo e l’economia dell’area. Lo sfondo naturale in cui si snoderà lo spettacolo è quello della diga di Montecotugno. Nell’anfiteatro sarà rappresentata la grande storia epica dell’arrivo dei Greci e l’epopea della Magna Grecia. Saranno utilizzate tecnologie avanzate, soprattutto sull’acqua, in grado di produrre immagini suoni e colori sull’arrivo dei greci nel nostro territorio e il diffondersi della cultura greca sulla via dei fiumi. «E’ l’acqua infatti la vera protagonista, – spiega una nota dell’ufficio stampa della Regione – l’acqua come “fiume”, come Sinni, o Siris, l’antico insediamento che costituì il porto fluviale della città di Eraclea fino al VI secolo d.C. E fu proprio la navigabilità di questi fiumi a permettere l’espansione delle colonie greche verso l’entroterra, a favorire un vivace scambio di merci tra il mondo orientale e l’Occidente, ad accogliere le spinte culturali provenienti dal mondo greco determinando una svolta importante di civiltà in Basilicata, trasformandone la cultura e la geografia interna».

LO SPETTACOLO: DA KUSTURIKA A SANTAMARIA

IL CAST internazionale è di tutto rispetto in particolare per la presenza come direttore artistico di un regista del calibro di Emir Kusturica. Un nome di grido per uno spettacolo tra i più attesi nel panorama dei macroattrattori “made in Lucania”. Oltre al regista di “Gatto nero, gatto bianco”, è coinvolto nel progetto Lorenzo Miglioli che ha curato la sceneggiatura e messa in scena  con la co-regia tecnica di Paolo Atzori.

La storia ha le sue radici nel mito greco. E’ la storia di Alexios che, attraverso la predizione dell’oracolo di Delfi, percorre il suo destino di fondatore di una nuova città nell’antica terra lucana della Basilicata, sfidando pericoli e mostri mitologici, passando tra guerre e amore in una metafora di valori validi ancora ai nostri giorni.

Lo spettacolo si sviluppa tra terra e acqua, effetti speciali e proiezioni spettacolari, luci e scenografie, navi e naviganti, con l’utilizzo della migliore tecnologia contemporanea.

Fra attori dal vivo e proiezioni su schermi d’acqua partecipano al progetto attori del calibro di Giancarlo Giannini, Claudio Santamaria (originario proprio di Senise), Sabrina Impacciatore, Donatella Finocchiaro, Giorgio Colangeli, Christo Jivkov e Giovanni Capalbo (anch’esso originario di Senise e che ha coordinato il gruppo di lavoro).

La scenografia è di Francesco Frigeri, l’ideazione dei costumi di Elisabetta Montaldo, le coreografie di Michele Abbondanza, le musiche di Alessandro Nidi e Dejan Sparavalo.

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