Nicoletta Orsomando
3 minuti per la letturaROMA – La televisione nelle case degli italiani era ancora cosa rara tanto che i genitori per poter vedere il suo primo annuncio andarono in un negozio di elettrodomestici. Era l’ottobre 1953 e la televisione cominciava le sue trasmissioni con lei. Nicoletta Orsomando, la più famosa delle “signorine buonasera”, si è spenta oggi a 92 anni, in ospedale a Roma dopo una breve malattia. I funerali si terranno lunedì prossimo alle 10.15 nella Chiesa di Santa Maria in Trastevere.
Era nata a Casapulla (Caserta) l’11 gennaio del 1929. Per 40 anni è entrata ogni giorno nelle case degli italiani con quel garbo e quella gentilezza che l’hanno caratterizzata e che facevano parte di una tv che non c’è più.
«Signore e signori buonasera» disse la sua prima volta davanti alle telecamere, annunciando un documentario del National Geographic, e quella frase è diventata un marchio di fabbrica. L’espressione sorridente, la dizione perfetta, i modi gentili ed educati e il suo look familiare e rassicurante l’hanno fatta amare su tutte, tanto da farla diventare la “signorina buonasera” rimasta in carica più di ogni altra. Viveva nella sua bella casa a Trastevere attorniata dalla figlia e da tre nipoti.
Nelle interviste che ha concesso negli ultimi anni ha raccontato di una televisione cresciuta con lei, molto diversa da quella attuale, di cui rimpiange la trasmissione dei concerti, delle opere liriche e soprattutto delle commedie teatrali.
Il teatro è stato infatti il suo primo grande amore, ma dopo alcune brevi esperienze decide di valorizzare la sua bella voce e grazie ad un corso di dizione supera un provino in Rai e diventa annunciatrice. A spingerla e sostenerla perché entrasse nel mondo dello spettacolo fu il padre Giovanni Orsomando, clarinetto solista nella banda di fanteria.
Nel 1922 Giovanni si diploma in composizione e strumentazione per banda presso il Conservatorio San Pietro a Majella a Napoli, e compone il suo primo brano, una marcia sinfonica “Annina”, dedicata alla moglie, che è rimasta come molte altre scritte da lui nel repertorio di importanti bande italiane. Con un artista in famiglia la carriera di Nicoletta non poteva restare solo annunci ed ecco arrivare per lei “la tv dei ragazzi”, l’indimenticata trasmissione de “l’amico degli animali” con Angelo Lombardi e persino un festival di Sanremo con Nunzio Filogamo nel 1957.
Di questa esperienza la Orsomando ha raccontato: «Avevano chiamato a presentare il festival due giovani attrici ma si accorsero che fare cinema non era sufficiente per quel ruolo e dunque chiesero me che avevo già avuto esperienze di manifestazioni canore».
Poi nel 1966 conduce “Un disco per l’estate”, mentre nel 1965 inaugura insieme a Jader Jacobelli “La giornata parlamentare” (poi divenuta “Oggi al parlamento”). Nel 1976 le viene affidata una rubrica nella trasmissione “Cani, gatti & C. e Piante, fiori”.
Nei panni di se stessa ha anche partecipato a vari film come “Piccola posta” con Alberto Sordi e Franca Valeri per la regia di Steno e “Parenti serpenti” di Mario Monicelli. È stata poi ospite di “Domenica in” e nella stagione 2011-2012 ha partecipato come giurata a La prova del cuoco condotto da Antonella Clerici, affiancata nello stesso ruolo da altre due storiche ex annunciatrici Rai: Mariolina Cannuli e Rosanna Vaudetti.
La qualità dell'informazione è un bene assoluto, che richiede impegno, dedizione, sacrificio. Il Quotidiano del Sud è il prodotto di questo tipo di lavoro corale che ci assorbe ogni giorno con il massimo di passione e di competenza possibili.
Abbiamo un bene prezioso che difendiamo ogni giorno e che ogni giorno voi potete verificare. Questo bene prezioso si chiama libertà. Abbiamo una bandiera che non intendiamo ammainare. Questa bandiera è quella di un Mezzogiorno mai supino che reclama i diritti calpestati ma conosce e adempie ai suoi doveri.
Contiamo su di voi per preservare questa voce libera che vuole essere la bandiera del Mezzogiorno. Che è la bandiera dell’Italia riunita.
ABBONATI AL QUOTIDIANO DEL SUD CLICCANDO QUI.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA