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«Diciamo da sempre che in questo Paese si dovrebbe applicare l’articolo 39 della Costituzione, approvando una legge sulla rappresentanza sindacale, ma non mi pare che al momento ci siano le condizioni per portare il Parlamento a farlo».
Il segretario della Cgil, Susanna Camusso, è in Basilicata per diversi incontri sul tema del lavoro e dello sviluppo del territorio. La prima tappa, a Potenza, è stata l’occasione per confrontarsi nell’aula magna dell’Università degli Studi di Basilicata con professori, studenti, lavoratori.
«Negli anni scorsi la Cgil – ha proseguito il segretario – ha fatto accordi con Confindustria sulle regole per la rappresentanza sindacale e sui modelli di relazione, e li abbiamo tradotti in un regolamento, che è coerente con quanto approvato dal sindacato e dai lavoratori, quindi crediamo che non ci siano problemi, ma come sempre in un’organizzazione democratica la decisione spetta agli organismi dirigenti, che sono convocati venerdì».
«L’unica ricetta per contrastare la crisi – ha aggiunto – è la creazione di posti di lavoro: questi sono stati anni di politiche sbagliate, in Italia e in Europa, con l’idea che la crisi si combatte con la riduzione degli investimenti pubblici invece di allargarli».
Camusso ha poi evidenziato la necessità di un nuovo ruolo dell’Italia in Europa: «Noi siamo un diretto concorrente della Germania, che vuole ridurci a Paese produttore di componenti, invece di un Paese produttore e con un’economia propria».
«Bisogna chiedere maggiori risorse per il Sud, ma poi bisogna chiedere anche come il Sud le spende, perchè deve chiudersi la stagione dell’assistenzialismo e si deve aprire quella della programmazione: i giovani ci chiedono di avere il loro diritto al futuro, non mezzucci per sbarcare il lunario».
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