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MAIERATO (VV) – Dopo quasi quattro anni, hanno completato il rientro nelle loro abitazioni 34 famiglie di Maierato evacuate a seguito di un’imponente frana che il 15 febbraio 2010 ha sconvolto l’assetto territoriale del piccolo centro confinante con Vibo Valentia.
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L’impatto della frana fu sconvolgente. Circa duecento le persone che vennero allontanate dopo i primi sopralluoghi effettuati alla presenza del capo della Protezione civile dell’epoca, Guido Bertolaso. In Calabria arrivò anche il ministro dell’Ambiente Prestigiacomo e il Governo stanziò subito trenta milioni per far fronte all’immediata emergenza. Ma la situazione era rimasta in sospeso.
L’evacuazione degli abitanti di Maierato era stata disposta con altra ordinanza datata 16 febbraio 2010. Tre giorni dopo dalla prima delimitazione della “zona rossa” l’ordinanza era stata parzialmente revocata con i primi rientri degli abitanti. Il 24 febbraio 2011, quindi, un’altra ordinanza aveva riperimetrato l’area di rischio da “rossa” a “gialla” ma restavano fuori ancora 34 famiglie – rimaste escluse dalla prima e seconda fase di rientro – che solo in queste ore stanno facendo rientro nelle rispettive abitazioni. Il sindaco di Maierato, Sergio Rizzo, ha emesso un’ordinanza con la quale si conclude il rientro nelle abitazioni di tutti gli abitanti del paese le cui case sono state interessate dai movimenti franosi. L’ordinanza è stata trasmessa alla prefettura di Vibo, alla Stazione dei Carabinieri di Maierato ed al Commissario delegato per l’emergenza idrogeologica della Regione Calabria.
La frana resta in ogni caso “attenzionata” da parte del Comune, della Regione e da diverse università, anche straniere, in attesa di un definitivo completamento dei lavori di messa in sicurezza della zona che ha visto il crollo a valle di un’intera collina. A provocare l’enorme smottamento, in base ai rilevi,era stata una falda acquifera ingrossata per le forti piogge di quei giorni.
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