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La protesta a Condera di Reggio Calabria

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REGGIO CALABRIA – O acqua o guerra. Era inequivocabile lo striscione dietro il quale era stipata la folla inferocita del quartiere collinare di Condera che ieri mattina ha bloccato la strada principale impedendo l’accesso al popoloso rione tranne, doverosamente, per le automobili delle forze dell’ordine, le ambulanze e per i tanti mezzi dei vigili del fuoco che in queste ore si trovano a fare la spola per fronteggiare l’emergenza incendi.

Una protesta che arriva dopo 15 giorni senz’acqua per i residenti di Condera ed il comitato cittadino Reggio Respira che sono corsi in strada per manifestare il dissenso per quanto riguarda «la scadente gestione da parte della giunta comunale – così recita il volantino ed il loro comunicato – in merito alla questione idrica che da settimane sta mettendo in ginocchio la Città Metropolitana ed i suoi dintorni. La provincia di Reggio Calabria, che in queste ore si trova già ad affrontare un disastro ambientale di enorme entità come quello dell’incendio che sta divorando il Parco Nazionale dell’Aspromonte, si trova anche ad affrontare l’emergenza idrica».

«Da fine giugno – hanno spiegato questi cittadini esasperati – l’acqua ha iniziato a scarseggiare e da due settimane la giunta ne ha cessato completamente l’erogazione, creando molti disagi alle famiglie, alle attività ed alle strutture alberghiere, peraltro già pesantemente affossate portando i turisti a disdire le loro prenotazioni».

Una situazione purtroppo simile a quella di tutti i quartieri reggini che, a turno, vivono un’emergenza idrica che quest’anno ha toccato davvero il suo apice (tutte le sere il  centro storico rimane senz’acqua fino all’alba e la stessa cosa sta avvenendo in altri quartieri cittadini, dove la qualità della vita è davvero pessima  tra spazzatura, manutenzioni ridotte all’osso e acqua razionata) e che vede bar ed esercizi commerciali in serie difficoltà in tempo  peraltro di emergenza sanitaria mentre nei giorni scorsi a protestare è stato anche il presidente di ReggioBed, Steeve Parisi che raggruppa i gestori dei B&B cittadini che ha raccontato le peripezie di coloro che si occupano del settore turistico davanti a visitatori estremamente delusi e pronti all’addio.

Tornando però alla protesta di Condera, i cittadini stanno vivendo momenti davvero concitati perchè i manifestanti da un lato rischiano multe fino a 4000,00 euro se continueranno il blocco stradale (lo hanno indetto ad oltranza finchè l’acqua non tornerà a sgorgare dai loro rubinetti), mentre dall’altra parte si vedono piovere addosso accuse di populismo e di strumentalizzazione politica della loro legittima protesta. 

Nella mattinata di ieri sul luogo della protesta si è recato anche l’assessore alle manutenzioni Rocco Albanese che ha fornito questa spiegazione: «E’ una problematica che in queste settimane stiamo riscontrando in tutto il territorio cittadino e che è dovuta in via primaria alla scarsità di acqua nelle fonti di approvvigionamento, purtroppo asciutte a causa del perdurare di un periodo eccezionale di siccità che interessa il nostro territorio».

La soluzione però sarebbe già stata trovata ed a tempo di record proprio a ridosso della protesta: «Grazie ad una collaborazione con Sorical siamo riusciti ad aumentare la portata dell’acqua verso Eremo Botte, aumentando quindi l’erogazione da Pietrastorta verso la zona di Condera, con 10 litri al secondo in più, con una pressione maggiore in grado di raggiungere anche i piani superiori delle abitazioni». E poi dopo tanti giorni a secco la notizia che si aspettava e che doverosamente sarebbe dovuta arrivare prima: «Abbiamo attivato le autobotti che proprio in queste ore stanno rifornendo di acqua il quartiere».

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Stefano Mandarano

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