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MATERA – Altre due persone si uniranno nelle prossime ore allo sciopero della fame che il portavoce del Comitato “Difesa per le Terre Joniche”, Gianni Fabbris, ha avviato ieri a Matera, nel presidio-camper installato in piazza Vittorio Veneto, in pieno centro, per sollecitare il Governo al riconoscimento dello stato di calamità per le aziende e le famiglie colpite dall’alluvione del 7 e 8 ottobre scorso.

Lo ha reso noto lo stesso portavoce, che ha annunciato per questa sera, alle ore 18, una assemblea nella stessa piazza ”per rafforzare sul territorio ogni iniziativa che possa portare al provvedimento urgente del Governo, alla nomina del commissario e alla erogazione di fondi per far fronte alle emergenze dei danni procurate dalle calamità e alla situazione di oggettivo aggravamento economico delle imprese agricole”.

Alla protesta di Fabbris, che ha avviato una petizione in piazza e una online diretta al Presidente del Consiglio dei Ministri, Enrico Letta, aderiranno Carmine Scamabato, agricoltore di Metaponto di Bernalda (Matera) colpito da tre alluvioni nell’ultimo triennio, e Antonio Melidoro, coordinatore per l’Anci dei consigli comunali del Metapontino. “La nostra – ha ribadito Fabbris – è una battaglia di dignità per tutta la Basilicata, alla quale va riservata la stessa attenzione nei tempi e nei modi che altre realtà, invece, hanno avuto nell’immediato. Non basta solo la solidarietà. Occorrono atti concreti e consequenziali attendiamo ormai da due mesi”. (ANSA)

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