Un'area boschiva bruciata dal fuoco ad Acri
1 minuto per la letturaACRI (COSENZA) – E’ stata una dura notte per gli acresi. Soprattutto per quella fetta dell’ampio territorio comunale interessata dall’incendio che da circa tre giorni lo sta devastando.
Paura soprattutto per i residente nelle zone collocate sul versante che guarda la valle del Mucone: “Santu Dinardu”, Piccitti e Casalicchio. Il fuoco è arrivato per davvero sulla porta di casa, aggiornando la contabilità delle ordinanze di evacuazione, che hanno superato la soglia delle 150.
Per fortuna, grazie al lavoro incessante di tutte le forze in campo, Vigili del Fuoco, Volontari del Gruppo di Protezione Civile, Calabria Verde, Protezione Civile, regionale e nazionale, personale del Comune, la Polizia Municipale, i Carabinieri di Acri, Rende e San Fili e i Carabinieri Forestale, quel fronte per il momento è stato reso inoffensivo. Un territorio ferito, ma non si registrano abitazioni danneggiate.
E’ ancora attivo il fronte di San Martino e Serricella, nel Là Mucone, e qui continuano la loro opera Canadair ed elicotteri. Il vento purtroppo non aiuta.
Il timore è che il fuoco possa ripartire. Attualmente nel Coc comunale si sta cercando di fare il punto della situazione, con particolare attenzione alle zone più sensibili.
I social in queste ore restituiscono in maniera analitica lo stato del territorio, così come hanno registrato, in foto e video, le fiamme, che soprattutto di notte incutevano timore.
Nelle prossime ore servirà una narrazione d’insieme, che i tecnici metteranno nero su bianco in una relazione.
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