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Nino Spirlì

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COSENZA – Finalmente è arrivata la firma del ministro degli interni, Luciana Lamorgese, sulla data delle elezioni. Secondo il decreto firmato ieri si voterà il prossimo 3 e 4 ottobre negli oltre 1000 comuni italiani chiamati al rinnovo dei consigli comunali. L’eventuale turno di ballottaggio per l’elezione diretta dei sindaci è previsto domenica 17 e lunedì 18 ottobre.

Il decreto, però, non scioglie i dubbi rispetto al voto delle regionali, contrariamente a quanto aveva affermato due giorni fa il presidente f. f. Nino Spirlì.

«Se ci sarà il decreto del Governo si voterà il 3 e 4 di ottobre – aveva detto – Appena noi avremo la conferma sentirò il presidente del Consiglio regionale e il presidente della Corte d’appello di Catanzaro, come prevede la norma, e poi prenderà il via l’iter di preparazione. Se si dovesse tornare alle urne il 3 e 4 ottobre noi siamo pronti».

In realtà non sembrano esserci i tempi tecnici per avere anche in Calabria, unica regione chiamata al voto per la prematura scomparsa della compianta Jole Santelli, il famoso election day. In base all’art. 1 della legge regionale del 7 febbraio 2005, n° 1, le elezioni regionali vengono indette con decreto del presidente della giunta regionale almeno 60 giorni prima del voto. Difatti l’ex presidente Mario Oliverio emanò il decreto il 25 novembre del 2019 e si andò alle urne il successivo 26 gennaio. Esattamente 61 giorni prima.

Ad oggi non sembrano esserci più i tempi tecnici visto che siamo al 4 di agosto. Spirlì dovrebbe emanare il proprio decreto nella giornata di oggi, ma non è facilissimo visto che deve obbligatoriamente acquisire il parere del presidente del consiglio regionale e del presidente della Corte d’Appello di Catanzaro. Difficile che riesca a farlo in 24 ore.

Se le cose stanno così, allora, Spirlì potrebbe indire le elezioni per il turno di ballottaggio dei comuni anche se sforiamo di un paio di giorni la finestra indicata dal Governo (che era 15 settembre/15 ottobre). Solo così però si rientrerebbe nei termini di legge e si avrà anche in Calabria un election day sia pure con il secondo turno.

Naturalmente tutto questo aprirebbe anche conseguenze politiche di non poco conto. Ad esempio se le cose stanno come abbiamo ipotizzato, a Napoli si voterà ben prima delle regionali calabresi. Nel caso la candidata sindaco di de Magistris, Alessandra Clemente, dovesse andare male alle amministrative questo riaccenderebbe e darebbe sostanza alle polemiche sulla scarsa capacità amministrativa dell’attuale sindaco di Napoli. Un argomento che verrebbe certamente brandito in campagna elettorale.

La cosa può essere letta anche in maniera inversa. In Calabria l’unica grande città chiamata al voto è Cosenza che deve eleggere il nuovo sindaco dopo nove anni di guida del centrodestra. Di Mario Occhiuto, in particolare, fratello del candidato alla presidenza Roberto. Una batosta del centrodestra a Cosenza darebbe slancio alle coalizioni di centrosinistra e rischia di frenare la parte avversa. Ovviamente può accadere anche il contrario.

Insomma la matassa anziché chiarirsi con il decreto del Ministro dell’Interno si è vieppiù ingarbugliata. Altra ipotesi è se Spirlì decidesse di non considerare l’election day e fissare una data diversa, ma a quel punto bisognerà stare attenti a una eventuale recrudiscenza del Covid che potrebbe far slittare a data da destinarsi le elezioni.

La partita per le regionali quindi è ancora aperta. Ma su una cosa concordiamo in pieno con Spirlì: «Dopo Jole Santelli noi abbiamo bisogno di un presidente, e non solo, anche di un Consiglio e di una Giunta che siano veramente a posto, soprattutto con la coscienza e con la preparazione. Dunque si candidi chi può e chi deve, a destra come a sinistra, non necessariamente chi vuole, perché la volontà molto spesso deve passare attraverso i filtri e devono essere filtri molto forti». Lo ha detto Spirlì e noi lo sottoscriviamo. Dopo quasi un anno dalla morte della Santelli è ora di ripristinare un consiglio regionale pienamente legittimato se non vogliamo perdere l’ultima occasione di rilancio per la Calabria ovvero il Recovery.

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