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LAURIA – In molti li hanno notati. Quegli escavatori che avevano le benne rivolte verso l’autostrada era difficile non vederli. Ma quella di ieri non era una dimostrazione di un parco macchine di un’azienda, era la protesta di un imprenditore proprietario della ditta “Gemelli Chiarelli srl” che sollecitava il pagamento di fatture inevase per circa 100mila euro da parte della “Grandi Lavori Fincosit”, per lavori di movimentazione terra e inerti, ultimati circa un anno fa, lungo il nuovo tracciato dell’A3 Salerno-Reggio Calabria, nel tratto lucano in territorio di Lauria. «Siamo contro un potere forte – ha detto Emidio Chiarelli – ho segnalato tutto all’Anas, all’Alta sorveglianza e alla procura. al momento non ho ricevuto risposta». A scendere al fianco dell’imprenditore il gruppo di Lauria Libera.  «Non è più possibile restare a guardare: le istituzioni tutte facciano sentire il loro peso ed obblighino al rispetto del territorio, dell’ambiente, della salute, dei lavoratori e delle famiglie di quest’area».

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