Mario Oliverio con accanto il proprio simbolo 2021
2 minuti per la letturaSempre più vicino l’accordo tra Luigi de Magistris e Mario Oliverio. Ieri, l’incontro tra Amalia Bruni, candidata governatrice scelta da Pd e M5s ed i consiglieri regionali Progressisti, Giuseppe Aieta e Antonio Billari, fedelissimi dell’ex governatore dem, non è andato molto bene.
Il che avrebbe alimentato l’altra trattativa, vale a dire quella che Oliverio e la sua cordata sta parallelamente portando avanti con de Magistris, l’altro candidato governatore in campo nel centrosinistra.
Trattativa che si sta sviluppando sottotraccia e che i diretti interessati, Oliverio e l’ex pm cioè, non confermano. Ma neppure smentiscono. De Magistris nei giorni scorsi aveva detto: «più siamo, meglio stiamo». Ciò in riferimento ad una possibile intesa con l’ex presidente della Regione, da anni e anni esponente di spicco del Pd calabrese, oggi, però, completamente messo da parte dal suo partito.
«Siamo pronti a ragionare con chi rinuncia al simbolo di partito – ha aggiunto ieri de Magistris – e a presentare liste con nomi puliti ed in linea con il nostro progetto di riscatto della Calabria. Chi non ha queste caratteristiche ovviamente non potrà candidarsi con la nostra coalizione».
Oliverio, dal canto suo, ha già rinunciato al simbolo del Pd, presentando un logo “verde oliva” con inscritto il suo nome. Vedremo cosa accadrà a breve, dato che fonti molto vicine all’ex governatore ci dicono che ormai la sua decisione sarebbe solo una questione di giorni, pochi giorni.
Ritornando all’incontro fra la Bruni e i consiglieri regionali Aieta e Billari, è trapelato che nel corso del colloquio si è discusso di una possibile lista che il gruppo Democratici e Progressisti possa presentare nel raggruppamento a trazione Pd-M5s, a cui ha pure aderito il movimento Tesoro di Calabria di Carlo Tansi.
La Bruni, però, avrebbe fissato alcune condizioni per la scelta dei candidati, rifacendosi al “codice etico” e all’inopportunità di presentare candidati “esclusi” nelle precedenti elezioni regionali, nomi, per intenderci, che un anno e mezzo fa, siano stati esclusi dalle liste a sostegno di Pippo Callipo, che nella competizione del gennaio 2020, guidò il centrosinistra.
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