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Siete circondati, arrendetevi. Così nella miglior tradizione dei film polizieschi. La questione dei vaccini e della Green Card non è diversa. Una parte della destra italiana ma diciamo pure la Lega in modo più malleabile e Fratelli d’Italia in modo forsennato ma con visibili tracce di confusione e invidia dentro Forza Italia, ha commesso l’errore quasi irreversibile di sposare le idiozie di una parte dei no-vax, pur dichiarandosi sempre favorevole al vaccino (ma per motivi del tutto personali) e ostile alla Green Card paragonata ai più orridi documenti usati da ogni sorta di razzismo e di segregazionismo.

Se ci pensate, è un gioco facile. Nel momento in cui si danno delle regole, inevitabilmente si danno anche delle limitazioni e si puniscono le trasgressioni. Se si stabilisce che qui è vietata la sosta, ti becchi la multa e forse ti portano via la macchina col carro attrezzi. Se ti presenti malato alla clinica delle malattie in infettive ti mettono sottochiave. Non c’è neanche bisogno del Covid.

Da secoli gli esseri umani hanno imparato di fronte all’epidemia che la prima cosa da fare è evitare il contagio, stabilire le quarantene, innalzare la bandiera gialla, vietare lo sbarco degli equipaggi infetti, dare anche la caccia agli untori perché di untori ci sono se pretendono di circolare emettendo infezione dal loro alito che raggiunge altri corpi trasferendo l’agente patogeno che nel nostro caso è il celebrato virus Covid.

Ogni anno è il virus dall’influenza, mutante, a imporre nuovi vaccini. E poi l’Ebola e tutte le varie malattie che arrivano regolarmente dall’Oriente trasmesse o per via suina o aviaria, maiali e polli. Non c’è nulla di nuovo e tutto questo. La novità è che l’uso propagandistico della adunata “contro lo Stato poliziesco” che impone il rispetto delle regole è apparso una tentazione troppo forte: così assistiamo al curioso fenomeno di politici emigrati nelle file di Fratelli d’Italia ma provenienti da quelle berlusconiane, farsi prendere da una specie di tarantolismo televisivo quando si arriva a parlare della carta verde che certifica l’immunizzazione e dei vaccini in generale.

Sembra evidente cioè che Giorgia Meloni che finora ha goduto dai privilegi extraterritoriali dell’opposizione di sua maestà senza pagare altri pegni se non l’ingrossamento delle sue fila di le attraverso l’accoglienza di tutti i matti, paranoici e complottisti che sanno “come stanno veramente le cose” (un mio amico dei servizi segreti mi ha detto tutto) e quelli del microchip inoculato con il vaccino; e quelli che vedono la Spectre anche nell’aumento del prezzo delle banane.

È accaduto un fatto inatteso nella storia italiana repubblicana e cioè l’arrivo di un personaggio come Mario Draghi il quale incarna da solo il Principio di Realtà: quella cosa contro cui vai a sbattere se non rispetti gli avvisi e che è li che ti aspetta.

Draghi sta dando al Paese lezioni private di riconoscimento del principio di realtà, perché lo rappresenta con un esercizio anche teatrale: un uomo che arriva a dire che predicare contro la Green Card e la vaccinazione significa invitare a morire anziché a vivere produce una emozione intensa e teatrale il cui risultato finale è noto: gli italiani sono corsi alla vaccinazione fin quasi ad esaurirne le scorte e provocando un balzo enorme al numero dei vaccinati, benché ne manchino l’appello ancora troppi. Specialmente tra gli anziani sopra i sessanta i quali non sono renitenti alla vaccinazione ma non sanno destreggiarsi fra tutte le diavolerie elettroniche online sul web, pieni di Pin, Spid, password, email, web, e tutte le certificazioni burocratiche che richiedono pazienza e manualità e varietà piuttosto giovane.

I vecchi non hanno dimestichezza con il computer e molti di loro seguitano a morire perché non hanno la più pallida idea di come vaccinarsi. Ma il fatto politico nuovo è che gli italiani hanno detto sì alla vaccinazione, sì alla Green Card, no a tutti i pazzi che si vanno a radunare vocianti e infettanti nelle piazze per questa ridicola finzione secondo cui ammorbarsi è bello, scapigliati e ribelli alla certificazione ed ora tutto questo è finito. È finito e Matteo Salvini è corso a vaccinarsi.

Poi ha dovuto bofonchiare per ore davanti a tutti i microfoni che lo aveva fatto a titolo personale, qui lo dico e qui lo nego, senza per questo implicare che lui fosse d’accordo su tutto ma che anzi blah blah blah blah blah blah blah blah blah. Ma si è vaccinato. La Meloni si è vaccinata: a titolo personale perché naturalmente lo ha fatto soltanto perché la bla bla bla bla bla bla bla bla, ma si sonio vaccinati tutti e due, con la Green Card in tasca se sono in regola e non dubitiamo che lo siano, Tuttavia seguitano a farsi concorrenza perché uno sta dentro e uno sta fuori l’area di governo a far finta di difendere il diritto di scelta fra infettarsi e infettare, sostenuti da una cricca di modestissimi opinionisti aggregati che non sanno più che dire ma seguitano a dirlo.

La pandemia sta andando meglio come numero di morti è peggio come numero di contagiati. Come ormai abbiamo imparato ciò dipende dalla variante Delta o indiana chi è più infettante ma meno virulenta. Dopo la Delta verranno altre varianti perché così sono i virus. Finché arriverà una variante che non sarà più una variante ma una mutazione. La differenza fra uno variante e una mutazione è che le varianti seguitano ad essere combattute dai vaccini già in uso, ma le mutazioni no. Ogni anno abbiamo a che fare con una mutazione del virus dell’influenza e occorre un nuovo vaccino. Lo sappiamo. Lo usiamo. Il Covid-19 ci ha fatto finora la grazia di restare nella forma contro la quale i vaccini sono efficaci e possiamo dirci fortunati perché quando questa manna terminerà, le grandi case farmaceutiche ed i loro scienziati si dovranno sbrigare a produrre un nuovo antidoto adatto al nuovo virus e si dovrà ricominciare da capo. Così accadde cento anni fa con la influenza virale spagnola della quale nessuno conosceva la natura e per riconoscerla fu creata la parola virus che significava origine ignota.

Oggi siamo più fortunati ma Giorgia Meloni non lo è. Giorgia Meloni e Matteo Salvini non sono fortunati perché Mario Draghi si è messo al comando del camion che stava andando fuori strada e lo ha rimesso in carreggiata e la percezione collettiva dell’intero paese ha dato ragione al conducente ha torto a quelli che lo stavano portando nel baratro. E questo lo si vede da tutti i numeri di cui disponiamo: più vaccinati, più gran Green Pass, meno ospedalizzati, meno morti, meno terapie intensive. Gli ospedali non si occupano più soltanto di Covid ma anche di tutte le altre patologie e finalmente possono curare i tumori, gli infarti, le grandi malattie che uccidono né più e né meno di quanto uccide il Covid. Il tentativo di costruire un castello di carte politico su un umore che sembrava inesauribile capacità, è fallito. Arrendetevi siete circondati.

La vostra strategia non funziona più punto seguendo quella strategia non soltanto se guiderete a fare dalle il mese ma vi farete male da voi stessi insieme a quell’altra banda di scappati di casa che si sta continuamente decomponendo nella mini galassia delle 5 Stelle: stanno tutti dalla parte sbagliata. Non hanno capito mai nulla. Non hanno saputo creare posti di lavoro. Tutto ciò che viene dalle loro filosofie è contro gli interessi del Paese, della sua economia, della sua salute, del suo rilancio.

Siete circondati, arrendetevi. La fine è nota. Seguiteranno a dire di avere ragione ma anche a vaccinarsi e far vaccinare anche i loro animali domestici. Ristoratori e proprietari di balere dovranno fare come tutti i loro colleghi nel mondo e quindi controllare le credenziali di chi accolgono nei loro locali secondo le regole stabilite dalle leggi.

Siete circondati, arrendetevi. Che cos’altro dire? L’Italia meriterebbe una destra diversa. Una destra con delle idee. Una destra con un progetto, un sogno anche se irrealizzabile. L’ultimo fu Silvio Berlusconi che prima di entrare in politica scrisse un libro intitolato L’Italia che amo. Era un programma di un visionario. Se ne realizzò pochissimo ma era già qualcosa.

Così la sinistra: un tempo aveva dei piani urbanistici e scolastici, aveva dei sogni e delle proiezioni di società utopiche ma ricche di speranza. Non è rimasto nulla. È rimasta invece questa rissa invereconda tra vaccinati non vaccinati, certificati o renitenti.

Siete circondati dai fatti: i vostri peggiori nemici. Arrendetevi, o meglio portate le vostre energie nel campo della costruzione anziché in quello della ottusa distruzione sostenuti soltanto dagli analfabeti.


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Fabio Grandinetti

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