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VIBO VALENTIA – Beni per circa un milione di euro sono stati sequestrati a Vibo Valentia dagli uomini della Direzione Investigativa Antimafia di Catanzaro. Il sequestro ha colpito il patrimonio riconducibile a Domenico Cichello, 41 anni, originario di Vibo Valentia, residente a Filandari (VV) già sottoposto alla sorveglianza speciale. Cichello, secondo quanto riportato nel provvedimento di sequestro, avrebbe “costanti e stabili rapporti con soggetti pregiudicati e sottoposti a misure di prevenzione”, e sarebbe “completamente omologato alle persone da lui frequentate ed inserito in sodalizi dediti al crimine”.
L’attività degli uomini della Direzione Investigativa Antimafia di Catanzaro ha messo in luce, fra le “frequentazioni” di Cichello, quelle con personaggi appartenenti a cosche attive nella zona di Zungri (VV) e dei paesi limitrofi (promontorio del Poro). Nel provvedimento di sequestro, oltre al giudizio sulla pericolosità sociale di Cichello, il Tribunale di Vibo Valentia – Sezione Misure di Prevenzione, sulla base delle complesse investigazioni patrimoniali, esperite dagli specialisti della D.I.A. di Catanzaro e riguardanti un arco temporale compreso tra il 1996 ed il 2012, ha rilevato la disponibilità in capo all’uomo di “ingenti possedimenti immobiliari e mobiliari”, a fronte di redditi dichiarati, ritenuti dai Giudici sostanzialmente insufficienti. Cichello, uficialmente attivo nel campo del commercio di autovetture, è risultato essere intestatario, anche tramite suoi familiari, di un patrimonio di ingente valore. Secondo gli inquirenti, i beni nella disponibilità di Cichello “devono ritenersi il frutto o comunque il reimpiego dei proventi derivanti dalle attività illecite”.
Alla luce degli accertamenti effettuati dagli uomini della Dia catanzarese, il Tribunale ha disposto i sequestro di quindici terreni agricoli situati nel comune di Filandari (VV); un’azienda denominata “Super Auto” e dedita al commercio di autoveicoli sempre a Filandari (VV); tre fabbricati ubicati a Filandari (VV); un’autovettura; quattro polizze assicurative; cinque rapporti di conto corrente e deposito al risparmio. I beni sequestrati sono stati affidati ad amministratori giudiziari nominati dal Tribunale di Vibo Valentia.
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