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QUEST’ANNO il colore dell’estate sarà il verde del Green Pass, sperando che non si aggiunga per alcune Regioni il giallo di un ritorno alle restrizioni. Del resto, la nuova architettura dell’ormai arcinoto certificato sanitario, come spiegato in conferenza stampa dal presidente Draghi al termine del consiglio dei ministri, serve proprio ad evitare le chiusure. Ora il nuovo decreto dovrà passare al vaglio del Parlamento, dove il decreto potrà essere modificato. Oltre all’estensione nell’utilizzo del Green Pass, gli altri due perni attorno ai quali ruota il testo sono la proroga dello stato d’emergenza fino al 31 dicembre e la rimodulazione dei criteri per il passaggio di colore delle Regioni.

I NUOVI PARAMETRI PER I COLORI

Come ampiamente anticipato nei giorni scorsi, per la classificazione nelle fasce di restrizione varranno le percentuali dei posti letti occupati negli ospedali, sia nei reparti ordinari sia in terapia intensiva. È stato trovato – o almeno questa era l’intenzione – un punto di sintesi tra le istanze avanzate dalle Regioni e le richieste degli anestetisti: con l’occupazione del 10% delle terapie intensive e, contemporaneamente, del 15% delle aree mediche si passerà in fascia gialla.

Per il passaggio in arancione le terapie intensive dovranno essere occupate al 20% e le aree mediche al 30%. Le soglie che faranno finire una Regione in zona rossa sono invece del 30% per le intensive e del 40% per i reparti ordinari. I nuovi parametri lasciano inalterata la situazione cromatica dell’Italia, che anche da lunedì prossimo dovrebbe continuare ad essere totalmente bianca. Infatti, anche se il nuovo Pass varrà dal 6 agosto, il decreto entra in vigore oggi per impedire il passaggio in giallo di alcune Regioni.

Bisognerà monitorare l’andamento epidemiologico nei prossimi giorni per capire se invece dal 2 agosto qualche Regioni potrebbe “ingiallirsi” nonostante i nuovi parametri.

OBBLIGO DI GREEN PASS: ECCO DOVE

La fascia cromatica delle Regioni non inciderà sui criteri d’uso del Green Pass. Tradotto: il certificato sarà necessario per accedere in una serie di luoghi, a prescindere che si trovino in zone bianche, gialle, arancioni o rosse. Sarà necessario, per esempio, per entrare nei bar e nei ristoranti. Ma per questi due locali occorre fare un distinguo: obbligo di Green Pass se si consuma al tavolo al chiuso, nessun obbligo se si consuma al bancone o in un’area all’aperto.

Bisognerà avere sullo schermo del proprio cellulare il Qr Code che attesta la vaccinazione (almeno una dose), la guarigione entro i sei mesi precedenti o il tampone negativo effettuato non prima di 48 ore anche per andare a cinema, a teatro, alle sagre e alle fiere, agli spettacoli al chiuso o all’aperto e per andare in palestra, nei centri termali e nelle piscine. Stesso discorso anche per gli stadi, nei quali  la capienza massima sale al 50%.

Brutte notizie per gli esercenti delle discoteche: se per settimane è stato ribadito da alcuni esponenti della maggioranza che il Green Pass sarebbe servito per tornare a ballare in pista, in realtà anche con il Green Pass le discoteche rimarranno chiuse.

Sugli scudi Fratelli d’Italia, il cui responsabile del dipartimento Commercio, il deputato Marco Osnato, parla di «pietra tombale di tantissime aziende del settore che non riusciranno a riprendersi». Il governo ha promesso ristori.

SI ABBREVIA  LA QUARANTENA

Il nuovo decreto prevede inoltre che chi è in possesso di Green Pass può ridurre i giorni di quarantena a sette, dagli attuali quattordici, nel caso in cui venga a contatto con una persona positiva al Covid. Italia Viva nei giorni scorsi, per bocca del suo leader Matteo Renzi, aveva chiesto di eliminare la quarantena in questa circostanza per i vaccinati: durante l’iter parlamentare non si escludono novità.

Altra sorpresa del nuovo decreto è l’assenza di novità sui trasporti: se ne riparlerà a settembre. Così come nulla di fatto per i criteri di utilizzo del Green Pass nei luoghi di lavoro.

GREEN PASS AL LAVORO E IN PARLAMENTO

Quello del lavoro è un tema che continua ad alimentare polemiche dopo che nei giorni scorsi il dg di Confindustria Francesca Mariotti aveva avanzato l’ipotesi di obbligare i lavoratori ad avere il Green Pass.

La proposta prevede la possibilità di spostarli ad un’altra mansione, fino alla sospensione dal lavoro e finanche della retribuzione. Prevedibili le reazioni negative dei sindacati, accanto ai quali si è schierato il presidente della Camera, Roberto Fico. Sulla stessa lunghezza d’onda i deputati del M5s in commissione Lavoro.

Nelle scorse ore ha inoltre preso piede la proposta di richiedere ai parlamentari l’esibizione del Green Pass per accedere alla Camera e in Senato: favorevole Italia Viva, che chiede persino un albo dei senatori vaccinati.

Intanto resta stabile l’occupazione delle terapie intensive (58), mentre in lieve aumento sono i letti in area medica (1.234, +38). I tamponi positivi ieri sono stati 5.057 su 219.778 effettuati (tasso di positività al 2,3%). Le vittime sono state 15 (mercoledì erano state 21).


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