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L’indagine dell’Osservatorio Nazionale di Confesercenti rivolto ai primi dieci mesi del 2013 sull’emorragia delle attività commerciali e turistiche che cessano, purtroppo evidenzia la grave ed incessante crisi economica che continua a mordere ed il saldo negativo di poco superiore alle 22 mila unità di attività commerciali e turistiche che hanno chiuso i battenti  in Italia e che vede il Meridione con la percentuale più alta.

La situazione nella provincia di Matera non è migliore rispetto al resto della Penisola, anzi segna un tracollo in tutti i comparti; gli esercizi di vicinato non specializzato, a fronte di 2.511 imprese esistenti, ha registrato nel periodo in questione 117 iscrizioni e 151 cancellazioni per un saldo negativo pari a 34. Anche per gli esercizi di vicinato specializzati, il saldo negativo fra iscrizioni e cancellazioni è pari a 17.

 Il settore della moda, con abbigliamento e calzature,  su 499 imprese attive ha visto iscriversi 27 esercizi e contestualmente ne ha visti cancellati 35 con un saldo pari -8 di cui -2 nella sola città di Matera.

 Stesso trend per le attività turistico ricettive che vedono per le imprese che offrono alloggio –  pari a 1092 in esercizio –  un saldo negativo di 6 (55 iscrizioni e 61 cancellazioni).

 Non va meglio per bar e ristoranti; nel primo caso i bar esistenti sono 460, nei dieci mesi del 2013 ne sono nati 29 ma contestualmente 30 hanno chiuso i battenti, con un saldo negativo pari ad 1 ma 4 è il saldo negativo nella città capoluogo; i ristoranti invece, su 514 esistenti, hanno visto iscriversi 22 nuove attività e cessarne 26, con un saldo negativo pari a 4 di cui 3 a Matera città.

 Le stazioni carburanti hanno registrato un saldo negativo pari ad 1, indicato nella città di Matera, le edicole ancorate su un saldo negativo pari a 2, le macellerie e gli ambulanti registrano entrambi una differenza in negativo pari a 4. Segnale in controtendenza proviene dall’ortofrutta che registra un + 5 di crescita.

 «L’emorragia di imprese non si ferma, e sul nostro territorio non si evidenzia alcun segnale di speranza. Commercio e turismo sono schiacciati dalla crisi dei consumi interni, dalla pressione fiscale in aumento – preoccupante a tal proposito è quella a carico dei comuni che per il 2014 dovranno, in certi casi, quintuplicare o sestuplicare  il prelievo per i rifiuti, ed un sistema bancario praticamente al palo.

 Inoltre una deregulation degli orari e dei giorni di apertura delle attività commerciali che non ha eguali in Europa, e che favorisce solo le grandi strutture – sta continuando a distruggere il nostro tessuto imprenditoriale e la nostra rete distributiva».

 La Confesercenti di Matera saluta positivamente «le  proposte programmatiche, tutte segnate dall’emergenza sociale e dalla necessità di dare segnali di discontinuità alle micro e piccole imprese presenti nella nostra regione, presentate dal neo eletto Presidente Pittella al quale va rinnovato l’augurio per un proficuo lavoro e che già in passato aveva raccolto i segnali preoccupanti provenienti dai rappresentanti delle associazioni dei commercianti avviando un percorso interrottosi con la passata legislatura regionale».

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