X
<
>

Share
2 minuti per la lettura

PAOLA (CS) – Ora la popolazione del quartiere Sotterra trema. Dopo la diagnosi dell’ottavo caso di sclerosi multipla diagnosticato nella zona nei giorni scorsi, che ha colpito soggetti tra i 30 e i 50 anni, si teme che la malattia possa aggredire anche altre persone. E’ un grido disperato che lanciano i residenti, perché nessuno fino ad oggi ha chiara la percezione di questa preoccupante situazione. 

La sclerosi multipla chiamata anche sclerosi a placche, è una malattia autoimmune cronica, che colpisce il sistema nervoso centrale. La malattia al 2013 non ha ancora una cura nota. Dunque, a Sotterra, nel raggio di poche centinaia di metri, in un’area popolata da circa 500 abitanti, l’incidenza dei casi riscontrati è di 15-20 volte superiore a quella della media nazionale. Come può spiegarsi una così alta percentuale di affetti da sclerosi multipla in un lembo di territorio ristretto e non degradato, dove l’aria è salubre, trovandosi il quartiere di Sotterra collocato a media altezza tra il mare e le montagne dell’Appennino paolano? 
Per ora si lanciano soltanto ipotesi, che vanno comunque tutte valutate attentamente per non alimentare ulteriori allarmismi. A livello medico-scientifico la ricerca delle cause e dei meccanismi che scatenano la sclerosi multipla è ancora in corso, ma sembra ormai chiaro che nell’insorgenza della malattia giocano un ruolo fondamentale alcuni fattori come l’ambiente e l’etnia (clima temperato, latitudine, agenti tossici, livelli bassi di vitamina D), l’esposizione ad agenti infettivi (virus, batteri) soprattutto nei primi anni di vita ma anche una predisposizione genetica. Sarebbe l’insieme di più fattori, comunque, a innescare il meccanismo autoimmunitario alla base dell’insorgenza dei sintomi. Di sicuro c’è che le famiglie che hanno un proprio congiunto affetto dalla sclerosi multipla a Sotterra stanno aumentando con tutti i disagi che ne conseguono per le difficili cure da somministrare e l’assistenza sanitaria carente. E c’è anche chi ha chiesto l’assegno di invalidità per potersi pagare i costosi medicinali. 
La città di Paola d’altronde anche negli anni scorsi, è balzata alla ribalta delle cronache, per una indagine condotta da un gruppo locale di medici di base, che in una ricerca di carattere statistico – sanitario, aveva registrato l’altissima incidenza di tumori sull’intero territorio paolano rispetto alla media nazionale. Ad essere colpite dal cancro, secondo quanto rilevato, erano le fasce di popolazione di età intermedia con un alto numero di casi rilevati. Anche in quella circostanza, si parlò di una presenza di materie tossiche e addirittura di scorie radioattive depositate in mare o lungo il territorio della fascia costiera tirrenica. C’è chi sostiene che si debba approfondire ulteriormente l’argomento in modo da avere più chiara la situazione complessiva.
Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE