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BERNALDA (MATERA) – Una campagna vaccinale straordinaria sarà attuata a Bernalda (dove solo ieri si sono registrati altri 31 positivi al Covid, oltre a quelli dei giorni scorsi) dal 26 al 30 luglio prossimo da un’unità mobile della Difesa, con l’obiettivo di «completare l’immunizzazione della popolazione, per scongiurare una nuova ondata pandemica».

La campagna vaccinale si svolgerà in base a un accordo fra il commissario all’emergenza, Francesco Paolo Figliuolo, e la Regione Basilicata, oltre all’Azienda sanitaria di Matera e al Comune di Bernalda. Saranno vaccinati, in ordine di priorità, i soggetti fragili, gli ultraottantenni, coloro che appartengono alle fasce 70-79 anni, 60-69 anni, 12-19 anni «e tutto il personale impegnato nel settore scolastico».

Per quanto riguarda il bollettino, sono ventotto su 669 i tamponi risultati positivi tra quelli esaminati in Basilicata nelle ultime 24 ore (tasso di positività del 4,18% contro l’1,6% nazionale: il dato lucano non tiene conto dei tamponi rapidi): lo ha reso noto la task force regionale, aggiungendo che sono state effettuate altre 5.943 vaccinazioni.

Negli ospedali di Potenza e di Matera sono ricoverate 16 persone, nessuna delle quali in terapia intensiva, mentre da ultimo sono guarite 54 persone. Infine le vaccinazioni. Con le somministrazioni eseguite l’altro ieri, sono 332.912 (60,2 per cento) i lucani che hanno ricevuto la prima dose, mentre sono 215.209 coloro che hanno avuto anche la seconda dose (38,9 per cento).

Su scala nazionale, intanto, si va verso una proroga dello stato d’emergenza per un periodo lungo, che dal 31 luglio potrebbe slittare anche fino alla fine di quest’anno. E’ quanto emerge da fonti governative in vista del Cdm sul nuovo decreto Covid che potrebbe tenersi oggi. Si considereranno, nella decisione, sia la situazione epidemiologica, sia appuntamenti già programmati come le prossime elezioni amministrative. Utilizzare il green pass come un salvacondotto per scongiurare chiusure al di fuori della zona bianca: è la proposta che si apprende da ambienti della Conferenza delle Regioni che si è riunita anche sul tema del green pass. I governatori chiedono di introdurre l’obbligo di accesso con il green pass a discoteche e grandi eventi solo al fine di permettere, almeno nella fase attuale, la riapertura di queste attività ancora chiuse.

L’uso del pass per ristoranti e locali al chiuso riguarderebbe le aree al di fuori della zona bianca: una misura che, soprattutto in autunno, servirebbe per evitare nuove chiusure. Ridurre il numero delle zone, da 4 a 3, riguardo all’assegnazione dei profili di rischio, flessibilità nella valutazione dei parametri nelle piccole Regioni, fissare a 150 tamponi ogni centomila abitanti il numero minimo di test da effettuare ogni giorno, considerare il numero dei vaccinati nelle Regioni: sono queste, in particolare, le proposte emerse dagli interventi dei vari governatori alla Conferenza delle Regioni che si è aggiornata a domani.

E’ stato anche auspicato di non scendere al di sotto della soglia del 15% e 20% di occupazione massima dei posti letto – rispettivamente in terapia intensiva e nei reparti ordinari – per restare in zona bianca.

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