Conte e Grillo nella foto postata dal garante del M5S sui social
3 minuti per la letturaIMPORTANTI uomini avevano vaticinato un no circa l’incontro prossimo venturo tra Giuseppe Conte e Beppe Grillo. Non ci sarebbe stato alcun colloquio a quattrocchi, almeno fino all’inizio delle ferie estive. Ma queste previsioni evidentemente non contano quando l’ex comico si materializza e confonde gli astanti con i suoi esercizi funambolici. Perché quando accade ciò bisogna alzare le antenne e mettere da parte qualsiasi previsione. Insomma, fare attenzione che Grillo rimette in funzione tutti gli strumenti per depistare, principalmente i giornalisti. E’ quanto accaduto ieri quando quasi tutti i grandi giornali annunciavano lo slittamento di un incontro tra il padre del movimento 5Stelle e l’ex premier.
Se fosse accaduto ciò, nere nuvole si sarebbero stagliate all’orizzonte provocando infausti presagi alla difficile ricomposizione del grande strappo tra le diverse anime pentastellate. Ma la versione negativa non ha resistito mezza giornata. All’ora di pranzo (per la verità allungata alle esigenze dell’ex comico) sia Grillo che Conte si sono ritrovati a discettare attorno a un tavolo di pesce, a Villa Corallina di Marina di Bibbona, dove il comico possiede la casa.
Sono apparsi sulla soglia dell’abitazione estiva preceduti da alcuni uomini della scorta, alle 14,30. Hanno ordinato un antipasto di pesce e una spigola al forno con verdure. Non si sono mai interrotti nel loro conversare, tanto erano attenti a volersi bene dopo le contumelie volate nelle scorse settimane. Un clima molto cordiale, si sarebbe detto un tempo, quando i sentimenti erano molto più schietti di quanto lo siano oggi. Alle 16 i due sono stati ripresi mentre erano sempre al tavolo, in attesa del dolce preparato da Celeste, la figlia del proprietario.
Ma dopo essersi alzato da tavola, il garante del movimento ha voluto lasciare il proprio timbro sul profilo Fb, per lo storico incontro chiamato, con un po’ di retorica, “La foto della pace”. E Grillo sul medesimo profilo si è esercitato in un impegnativo programma: “Ora pensiamo al 2050!”. Ovvero, in una previsione che sta tra la politica e il lungo cammino che ha di fronte il movimento.
Certo, ci si chiede quanto durerà il sorriso esibito con grande solerzia sia dall’avvocato del popolo che dal comico. Per ora accontentiamoci di quel che resta del giorno (citazione cinematografica a parte) perché presto i nervi tesi riaffioreranno ed allora – quando si dovrà discutere di giustizia – saranno dolori. Per tutti, per i grillini, per Conte e per Grillo. Con la consapevolezza che sarà Conte a interloquire con Draghi ma anche con la convinzione che Grillo, pur sposando la nuova leadership, difficilmente rinuncerà al suo ruolo di garante a tutto campo.
Ddl Zan, l’Aula del Senato è sospesa
L’Aula del senato è sospesa e la discussione sul disegno di legge Zan riprenderà il 20 luglio alle 16,30. Nello stesso giorno scadrà alle 12 il termine per presentare emendamenti. Lo ha annunciato in Aula, il vice-presidente del Senato, Ignazio La Russa, che presiedeva l’assemblea.
Dei 60 senatori iscritti a parlare, oggi ne sono intervenuti una ventina. Secondo Davide Faraone, presidente dei senatori di Italia Viva, al Ddl non è mai mancato il voto favorevole del suo partito. “Siamo stati decisivi – ha detto – in ogni passaggio della legge in Senato, dalla richiesta di calendarizzazione in Aula fino al voto di ieri e a tutte le sedute in commissione giustizia. Abbiamo portato avanti una strategia che si sta confermando positiva e condivisa, che è quella della mediazione, per portare a casa la legge in tempi brevi con una maggioranza ampia. Chi affossa la legge è chi, ancora oggi, nonostante i voti risicatissimi di questi giorni, per questioni di mero posizionamento politico, sta rifiutando il confronto. Il Pd si sta dimostrando il vero partito No Zan per non parlare dei 5 stelle, in questa fase nascosti sotto 10 metri di sabbia”.
Matteo Renzi, suggerisce una soluzione per uscire dalle sabbie mobili: “Se fanno due cambi sul tema del gender e delle scuole, la legge viene fatta e garantisce ai ragazzi omosessuali, ai transessuali con disabilità, una tutela maggiore. Quindi io sono per fare un accordo. Questa è la politica”.
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