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I volontari che assicurano l’apertura serale del museo

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CIRO’ MARINA (CROTONE) – Il museo civico archeologico è aperto grazie ai volontari. Si tratta dei soci dell’associazione culturale “Frammenti”. Che attualmente, e per il quarto anno consecutivo, stanno garantendo l’apertura giornaliera serale, dalle ore 21,30 allo 00.30, delle sale museali. Ma è una buona idea tenere aperto il museo la sera?

«Abbiamo constatato che lo è, entrano tutti, le famiglie dopo aver mangiato una pizza o un gelato, i ragazzi, i turisti, è importante anche la posizione del museo che è a pianterreno, le porte spalancate, le luci», risponde l’archeologa Carmen Chiarello. Anche lei è una socia volontaria, così come la sua collega archeologa, Giulia Pugliese, e come un’altra giovane professionista della cultura, Viviana Afflitto, che è laureata in lettere antiche e specializzata in archeologia classica. Le tre esperte sono supportate da un gruppo di ragazzi.

«Abbiamo trovato dei volontari stupendi- riprende a dire Carmen Chiarello- li abbiamo formati, accolgono, quando noi non ci siamo, i visitatori che possono comunque prenotare le visite guidate specialistiche».

Le visite guidate sono gratuite, ma ci sono visitatori che lasciano volentieri un’offerta. «La gestione di un museo- sottolinea a questo punto la nostra interlocutrice- presuppone capacità e competenze di vario tipo, molto opportunamente l’associazione “Frammenti” annovera tra i suoi soci Alfonso Calabretta, scenografo e grafico, Raffaele Vizza, che è un commercialista e si occupa della parte burocratica, l’avvocatessa Valentina Sicilia, e per noi è stato un onore e un piacere la sua iscrizione, siamo tutti appassionati di archeologia, noi gestiamo il museo perché ci piace».

La novità di quest’anno per il museo archeologico di Cirò Marina è rappresentata dai progetti estivi delle scuole, realizzati per recuperare le lezioni perse a causa della pandemia. Martedì pomeriggio, una classe dell’Istituto comprensivo “Casopero“, accompagnata dalla docente Angela Vulcano, ha usufruito di una visita guidata ed ha potuto fare un laboratorio.

«Come funziona il laboratorio? Noi facciamo dei disegni relativi per esempio alla preistoria, li stampiamo, poi i ragazzi li completano, incollando la paglia su un tetto, è un gioco e anche un modo per far conoscere le varie fasi costruttive di un edificio», chiarisce l’archeologa. «Devo dire – rivela la stessa Carmen – che quasi tutti i visitatori rimangono sorpresi, quando ascoltano la storia del territorio di Cirò Marina e scoprono perché c’è il tempio di Apollo Aleo, perché c’è l’acrolito, scoprono il periodo romano, l’ Alto Medioevo, il borgo Alikia, si vede chiaramente che rimangono sorpresi da tutte queste pagine di storia». Che apprendono grazie a “Frammenti“, presieduta dalla farmacista Giovanna Chiarello. Gli altri volontari sono: Nicodemo Arcuri, Antonio Iiritani, Filomena Umbica, tra i più attivi, Delia Salerno, Saverio Cerminara, Sergio Cerminara, Valeria Codispoti, meno attivi, ma disponibili.

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