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A PARTIRE dal prossimo primo dicembre chi assicurerà il servizio di trasporto pubblico urbano? Una domanda più che legittima visto che lo scorso 6 novembre il Cotrab ha inviato al Comune di Potenza una lettera in cui comunicava la sua rinuncia alla gestione del servizio. Neanche 5 giorni dopo avere ricevuto la comunicazione, l’amministrazione comunale ha deciso comunque, dopo mesi e mesi di sperimentazione, di fare partire comunque il nuovo servizio di trasporto pubblico. Oggi, stando ai bene informati, si dovrebbe tenere un vertice – in tutto questo il consiglio comunale non sarebbe stato informato di nulla – tra il sindaco e le organizzazioni sindacali per decidere il da farsi. O meglio il come muoversi.
Ma perché il Cotrab, pagato profumatamente grazie al metodo “a piè di lista”, ha deciso di rinunciare a un servizio così remunerativo? Evidentemente il responsabile dell’azienda di trasporto pubblico, Giulio Ferrara, mira molto in alto e a questo punto si può ipotizzare che voglia riuscire a chiudere a suo favore la partita delle vertenze in atto con lavoratori nonché il mantenimento del pagamento, per l’erogazione del servizio, a pie di lista con tutto quello che ne consegue compreso quello che Pietro Simonetti, presidente del “Centro studi economico-sociale”, definisce «il circuito del lavoro interinale».
Stamattina, insomma, si potrebbe aprire una vera e propria trattativa che potrebbe portare al ritiro della disdetta a patto che «vengano accolte le richieste – ha aggiunto Simonetti – che il Cotrab potrebbe avanzare».
Trattativa che non sarebbe neanche la prima visto che a oggi, dopo quasi un decennio, il Comune non ha ancora bandito la gara per l’appalto del servizio continuando nel regime di proroga al Cotrab.
Cotrab che, tra l’altro, non può neanche dire di essere a corto di soldi visto che ha liquidato i circa 370.000 euro di utili ai consorziati. Non solo: «I ricavi – ha aggiunto Simonetti – sono stati superiori ai costi sostenuti» e il contratto per il 2013 «fissa una posta finanziaria di circa 15 milioni di euro, iva compresa, con un incremento di oltre 1,6 milioni più iva rispetto al 2012».
I costi del sistema del trasporto e il diritto alla mobilità in Basilicata «si possono riassumere – si legge nella nota del presidente del “Centro studi economico-sociali – in questi dati: la previsione di bilancio per il 2013 corrisponde a 277 milioni di euro per competenza. Per l’asse trasporto pubblico locale 175 milioni per competenza. Cifre importanti anche tenendo conto del patto di stabilità e delle antipazioni trimestrali che dovrebbero sostenere un sistema efficiente con servizi e livelli occupazionali adeguati».
a.giammaria@luedi.it
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