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MATERA – Alle 12 in punto, quando Salvatore Adduce e Paolo Verri appaiono sullo schermo di Palazzo Lanfranchi, in diretta su Trm, l’entusiasmo è alle stelle. Nella sede del Museo, in piazzetta Pascoli, è stata una mattinata in cui fra il serio e il faceto, si è raccontata la città, ma soprattutto la voglia di cultura che ha dato linfa alla candidatura di Matera come capitale europea della Cultura nel 2019. I ragazzi di alcune scuole materane, con palloncini e bandierine a tema hanno seguito tutte le iniziative promosse da Andrea Santantonio, del Comitato promotore della Fondazione Cresco, ascoltato gli scienziati di Minerva Scienza, e osservato divertiti i loro esperimenti, si sono sottoposti ai controlli di “salute culturale” dei medici della Compagnia teatrale “L’albero”, ascoltato i Boosta Beat e il brano di Elsa Morante “Il mondo salvato dai ragazzini”, recitato da Nadia Casamassima.
Ieri al Mibac, il sindaco Salvatore Adduce e Paolo Verri hanno illustrato il dossier consegnato il 20 settembre scorso, con qualche giorno di anticipo rispetto al termine previsto.
Particolarmente divertente il questionario cui venivano sottoposti i ragazzi e chiunque partecipasse alla manifestazione. Un vero e proprio controllo della salute, effettuato da medici in camice bianco che chiedevano ai pazienti se sapevano di essere abitanti culturali, invitandoli al check up completo del loro livello culturale.
E mentre nella città dei Sassi veniva riaperta per pochi minuti la “Porta Matera nel 2019”, già inaugurata nei mesi scorsi. Semplici cittadini, ragazzi, artigiani, docenti universitari hanno varcato quel passaggio descrivendo la loro definizione di candidatura a capitale europea della cultura. In quello stesso istante la commissione riunita al Mibac ha osservato quelle immagini in diretta durante l’audizione della delegazione materana.
Forte la commozione quando sullo schermo sono apparse le immagini del video realizzato da Rvm e diretto da Vito Cea sulla candidatura materana; un viaggio lungo tre minuti attraverso i luoghi più suggestivi della città affidato ai ragazzi del gruppo parkour di Matera e ad una colonna sonora coinvolgente e di grande effetto.
Alle 12, dunque, i primi commenti di Salvatore Adduce e Paolo Verri al termine dell’audizione che, come ha spiegato quest’ultimo, ha registrato un importante passaggio: il presidente Steve Green ha detto: «Portate un saluto ad ogni materano che ha contribuito al percorso di candidatura di Matera».
L’hashtag #portaremateranel2019, nel frattempo aveva guadagnato il primo posto nel trendtwitter in Italia.
Mentre in treno tornava a Matera insieme ai componenti della delegazione (Raffaello De Ruggieri, Rossella Tarantino, Alessandro Bollo, Franco Bianchini, Charles Landry, Pietro Laureano, Ilaria D’Aria e Judith Wielander), Salvatore Adduce ha i polsi che tremano un po’ meno rispetto al momento dell’audizione, ma il timore che la partita sia ancora aperta, c’è sempre.
«Il rigore della commissione sia sotto il profilo del meccanismo dell’audizione che della competenza, mi hanno colpito molto – spiega – non potrei dire di essere del tutto tranquillo perchè anche le altre città hanno fatto un buon lavoro.
Sono comunque felicissimo della performance che abbiamo fatto, con una audizione corale».
Nella sala storica di via del Collegio Romano, Mantova ha preceduto Matera.
« Ci siamo salutati – racconta Adduce – e scattato moltissime foto insieme. Subito dopo di noi toccava a Palermo e con Leoluca Orlando ci siamo soffermati a chiacchierare. Poco fa mi ha chiamato il sindaco di Pisa che stava aspettando di entrare, al termine dell’audizione di Perugia».
In rigoroso ordine alfabetico, venerdì mattina toccherà a Venezia. In serata, come già annunciato, la commissione renderà noto il suo giudizio.
a.ciervo@luedi.it
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