X
<
>

Share
5 minuti per la lettura

BILL De Blasio, il neo-sindaco di New York è orgogliosamente lucano, essendo sua nonna materna, Anna Briganti, nativa di Grassano.

Del suo essere lucano nel sangue ce ne ha dato testimonianza la giornalista Mariangela Petruzzelli, nostra conterranea che, da anni, vive e lavora a Roma, dove fa l’autrice di programmi tv anche per la Rai occupandosi di storie interessanti di italiani all’estero.

La Petruzzelli ci ha raccontato le sue impressioni su De Blasio, essendo da pochi giorni di ritorno in Italia, dopo aver vissuto, come giornalista, una missione internazionale istituzionale a New York durante le celebrazioni del Columbus Day.

«Ho avuto l’onore di incontrare Bill De Blasio il 14 ottobre scorso a New York in occasione del Columbus Day -afferma Mariangela Petruzzelli- proprio durante la famosa parata. Ho scambiato con lui alcune battute. E’ un vero gentleman! Un tipo verace, entusiasta, molto arguto e dinamico.

Appena gli ho detto che ero una giornalista lucana, mi ha addirittura abbracciato! De Blasio, con fare gioviale e amichevole, mi ha detto che ama la Basilicata, terra che conosce poco e che vorrebbe scoprire meglio.

Mi ha confidato che “sente” la gente lucana, come era sua nonna, tenace, ospitale ed autentica. Sa che i lucani sono seri lavoratori con valori antichi e saldi come quelli con cui è cresciuto.

Mi ha fatto sorridere, quando ha affermato che, tra la cucina lucana e quella campana, non sa proprio quale scegliere…le ama entrambe! Soprattutto, la pasta fatta in casa.

Ho incontrato De Blasio a poche settimane dalle elezioni, ma lui già allora si sentiva sicuro di vincere perché molto amato dalla gente newyorchese e, naturalmente, da tutti gli italo-americani. E’ un uomo che appare sicuro e sincero. Ed è anche molto affascinante! E’ altissimo! I suoi occhi sono limpidi e luminosi.

Gli faccio i miei più sinceri auguri per il nuovo mandato. Amministrare la complessa ed enorme città di New York non è affatto facile. Mi hanno colpito la sua simpatia, spontaneità ed apertura al dialogo; tutte caratteristiche importanti per agire in modo sano e costruttivo in politica.

Durante la parade del Columbus ho sfilato anche accanto ad un altro illustre italo-americano, l’ex-governatore dello Stato di New York, Andrew Cuomo. Essendo andata a New York in veste ufficiale e in missione internazionale accreditata dall’Ambasciata d’Italia nell’Anno della Cultura Italiana negli Usa, ho avuto il piacere di seguire la parade in modo privilegiato accanto a tanti connazionali, sia provenienti dall’Italia per l’occasione, sia italo-americani, in mezzo a carri addobbati a festa, bandiere, inni e canti.

Sono stata ricevuta personalmente dal console italiano a New York, Natalia Quintavalle e dai vertici dell’Istituto Italiano di Cultura. Ho incontrato tutta la Confederazione delle Associazioni dei Campani in Usa, ricevendo anche una targa commemorativa in occasione del “Premio Colombo” di cui vengono insigniti gli italiani eccellenti che si occupano, dall’Italia, di mantenere vivo il dialogo con i loro connazionali oltreoceano. Ho visitato la redazione di “America Oggi”, il famoso quotidiano italo-americano letto in tutti gli Usa per cui scrivo dall’Italia. A New York ho anche seguito, in veste di critica teatrale, la produzione dello spettacolo “Belcanto” realizzato dalla “Fondazione Luciano Pavarotti” e che si è svolto, con grande successo di pubblico e di critica, il 19 ottobre scorso, al teatro New York City Center, nel cuore di Manhattan.

Direttore eccelso, sia del coro che del comparto orchestrale è stato un altro lucano, il M° Pasquale Menchise, nativo di Genzano Di Lucania, di cui mi pregio essere amica e portavoce internazionale. Lo scorso 11 ottobre ho anche organizzato e diretto una ben riuscita conferenza sulla musica italiana presso il “John Calandra Institute”, rinomato centro di studi internazionali della lingua italiana in Usa, il cui presidente è il professor Antony Tamburri. A New York ho anche avuto il grande piacere di conoscere di persona Mimmo Colonna, grande imprenditore originario di Bernalda, che vive da oltre 40 anni in Usa e che ama da morire la sua bella Basilicata in cui, solo nell’ultimo anno, è tornato per ben nove volte. Tra me e Mimmo è nata subito una vera amicizia. Mimmo ha da poco fondato l’Associazione dei Bernaldesi in Usa e mi ha esternato la volontà concreta di creare una Confederazione delle Associazioni di Lucani negli Stati Uniti.  Mi ha chiesto aiuto dall’Italia per coordinare insieme i lavori e glielo darò con tutto il cuore! Tanti lucani a New York, come Mimmo Colonna, vorrebbero maggiore dialogo con i vertici istituzionali della nostra Regione.

Dovremmo ascoltarli di più, dialogare con loro, quasi sempre grandi esempi di vita in campo imprenditoriale e sociale che hanno voglia di aiutare, anche da lontano, la nostra bella Terra Lucana chiedendo maggiori possibilità di relazioni. Con Mimmo Colonna ci rivedremo nel prossimo mese di dicembre a New York, per organizzare una manifestazione socio-culturale con tutti i lucani che vivono in Usa, invitando anche il neo-sindaco Bill De Blasio. Di lui tutti i lucano-americani e campano-americani a New York, che ho incontrato, ne hanno sempre parlato con stima e fiducia. Quando tornerò a New York, cercherò di incontrare nuovamente il neo-sindaco per porgli di persona i miei più sinceri auguri di buon lavoro portando anche, se lo vorranno, il saluto affettuoso da parte dei miei conterranei lucani grassanesi».

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE