Una scultura di Pericle Fazzini (La Sibilla) – foto da Wikipedia
2 minuti per la letturaDl 10 dicembre 2016 al 10 marzo 2017 al Museo Internazionale della Grafica di Castronuovo Sant’Andrea (Potenza)
CASTRONUOVO SANT’ANDREA (PZ) – Sabato 10 dicembre 2016, alle ore 16:30, a Castronuovo Sant’Andrea, nelle sale del MIG Museo Internazionale della Grafica – Biblioteca Comunale “Alessandro Appella” – Atelier “Guido Strazza”, si inaugura la mostra antologica dell’opera grafica di Pericle Fazzini, che continua il lavoro di informazione iniziato il 20 agosto 2011 con la storia della grafica europea e proseguito con le personali di Degas, Renoir, Bonnard, Matisse, Bernard, Mirò, Dufy, Picasso, Calder, Ben Shann, Secessione di Berlino, Pechstein, Zadkine, Marcoussis, Assadour, Henri Goetz, Gentilini, Strazza, Accardi, Ciarrocchi, Consagra, Melotti, Maccari, Anselmo Bucci, Perilli, Raphaël, Del Pezzo, Mascherini, Bartolini, Marino, Azuma, Guarienti, Richter, Viviani, Arp, Viani e l’“Omaggio a Breton” che ripercorreva la storia del Surrealismo.
Marchigiano autentico, profondamente impegnato nel suo lavoro, Pericle Fazzini è il prototipo degli di uomini che “si sono fatti da sé”, con costante sacrificio e coscienza d’affermazione. Scultore prima di tutto, ha plasmato, intrecciato, piegato, accarezzato forme via via sempre più precise, sempre più dinamiche, sempre più vive, fedele ad un atteggiamento psicologico che, già nel 1932, appena diciannovenne, aveva espresso in un pensiero lampante: “quando io concepisco le figure umane in scultura, le penso come se fossero formate dall’aria e non facenti parte di essa come noi mortali”. Oggi, a distanza di tempo, ci accorgiamo che si trattava di una vera e propria dichiarazione di poetica, profondamente legata ad una religiosità di base secondo cui “ogni statua è una preghiera”. È chiaro che Fazzini identificava l’aria con lo spirito, con l’anima dell’universo, risolvendo così, a suo modo, l’aspirazione all’eternità. Non a caso, Ungaretti lo definì “lo scultore del vento”, mentre la sua compagna, Anita Buy, riconosceva che “la sua scultura doveva essere vicina a Dio”.
La mostra, è corredata da libri, cataloghi, filmati, immagini e documenti, utili a far capire il mondo espressivo di Pericle Fazzini e le loro correlazioni. Rimarrà aperta fino al 10 marzo 2017, tutti i giorni, escluso il lunedì, dalle ore 17 alle ore 20 (la mattina per appuntamento).
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