Il Sant'Anna Hospital
2 minuti per la letturaCATANZARO – Il Tar della Calabria, con sentenza emessa ieri, ha annullato il provvedimento dell’Azienda sanitaria di Catanzaro con il quale si stabiliva il mancato accreditamento della clinica cardiochirurgica S. Anna Hospital condannando l’Asp al pagamento delle spese di giudizio.
Lo rende noto il Consiglio di amministrazione di Villa S. Anna spa. «Ancora una volta i giudici del Tar Calabria certificano le illegittimità perpetrate dall’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro nei confronti del S. Anna Hospital. Con la sentenza pubblicata ieri viene definitivamente accertato che i provvedimenti della vigilia di Natale, a firma della triade commissariale e del direttore sanitario e direttore amministrativo, sono da considerarsi nulli».
È quanto si afferma in una nota diffusa dal Cda della clinica cardiochirurgica catanzarese da mesi coinvolta in un braccio di ferro con l’Asp del capoluogo.
«Ovemai ce ne fosse bisogno, anche alla luce del contenuto di quest’ultima sentenza – afferma il presidente del consiglio di amministrazione della struttura, Gianni Parisi – emerge con palmare evidenza l’intento, di fatto persecutorio, volto al tentativo di distruzione del S. Anna. Come ampiamente dimostrato dal nostro legale di fiducia avv. Alfredo Gualtieri il quale è riuscito a far valere la forza del diritto e della legge sulla protervia del potere burocratico, la struttura aveva ed ha tutti i requisiti di legge per svolgere l’attività a favore del Servizio Sanitario Regionale».
«Attività – è detto ancora nella nota di Parisi – che le è stata impedita da ormai sette mesi con danni economici gravissimi per i quali ogni singolo responsabile sarà chiamato a rispondere. Ai danni patiti e patendi dal S. Anna vanno sommati i danni materiali e morali alle famiglie dei nostri dipendenti ai quali è stato negato il diritto al lavoro, ed alle famiglie dei nostri pazienti ai quali è stato negato il diritto alla salute. L’auspicio è che, anche alla luce della sentenza odierna che vede la condanna alle spese per l’Asp, il S. Anna possa al più presto riprendere con vigore la propria meritoria attività senza più dover subire dannosi ed illegittimi atti che hanno tutto il sapore di soprusi».
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA