3 minuti per la lettura
«L’OBIETTIVO del futuro è arrivare ad un porta a porta spinto in tutto la città secondo un modello unico che elimini ogni possibilità di confusione».
A disegnare le scelte future in tema di rifiuti dell’Amministrazione comunale è l’assessore comunale Rocco Rivelli che spiega la scelta della campagna di informazione e sensibilizzazione sulla raccolta differenziata, indica in almeno il 55 per cento il traguardo da tagliare nel prossimo anno e nel 35 per cento la raccolta che viene fatta attualmente.
Sottolinea ancora quelle che sono state le difficoltà nelle quali l’Amministrazione si è trovata e soprattutto un sistema di rifiuti che non ha certo contribuito a dare messaggi chiari ed univoci nei cittadini. In questo senso la ricerca affidata alla società Gb comunicazione ha confermato proprio questo tipo di elemento e cioè la confusione sul ciclo completo dei rifiuti e sulla reale conoscenza di quella che è la differenziata sul territorio.
«Noi abbiamo un servizio oggi che per motivi che non sono neanche a noi imputabili ma è al limite della schizofrenia. Solo adesso, tra qualche settimana, stiamo per risolvere la questione riguardante il contratto con la ditta che verrà sottoscritto e ci permetterà poi di fare alcune scelte di ampliamento. Ad esempio di portare sin dai prossimi mesi il porta a porta in alcuni quartieri che sono già predisposti come può essere per esempio il caso di Agna. Poi cercheremo di ampliare ulteriormente il servizio che è il futuro al quale dobbiamo tendere da qui ad un anno e mezzo ed al prossimo bando». Ma Rivelli spiega anche il concetto di schizofrenia del servizio rifiuti che si ripercuote poi sul messaggio che i cittadini ricevono: «noi abbiamo i Sassi dove si fa il porta a porta per poche migliaia di abitanti, una gran parte della città dove si fa solo la differenziata e i borghi nei quali non c’è nè porta a porta e nè differenziata. In tutto questo è chiaro che si crea una confusione che può disorientare i cittadini. La ricerca che abbiamo fatta va in questa direzione, capire cosa succede e porvi riparo dando la giusta informazione.
Non è vero infatti», specifica Rivelli, «che alla fine tutto viene nuovamente messo insieme e che non serve a niente differenziare, non sarebbe materialmente possibile anche a volerlo fare. Questi equivoci però nascono proprio da questa confusione che si è creata».
Il lavoro da fare con una serie di incontri ed un’assidua campagna di sensibilizzazione sarà proprio per cercare di indicare quelli che sono i processi reali che il ciclo dei rifiuti subisce in città e dunque dare informazioni precise e rendere consapevoli i cittadini di ciò che succede. «Noi parliamo di differenziata perchè l’obiettivo, non lo dimentichiamo, è quello di ridurre la presenza di rifiuti in discarica sempre di più. Oggi il Conai ci segnala al 25 per cento, ma in base ai nostri calcoli che tengono conto di molto altro siamo almeno un 10 per cento più avanti».
In più c’è da aggiungere che ci sono fondi disponibili per circa 4 milioni nell’ambito di un progetto di infrastrutturazione del Conai che di certo sarà molto utile per i Comuni della provincia e per la città di Matera in particolare.
p.quarto@luedi.it
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA