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COSENZA – Dopo aver perso Erika, 27 anni, hanno sperato che sopravvivesse almeno Maria che di anni ne aveva 24. Ma quando anche la più piccola delle loro figlie è spirata (LEGGI), i coniugi Brusca hanno deciso un gesto estremo d’amore: gli organi della ragazza rimasta in agonia per sei giorni dopo il tragico schianto di Acquappesa hanno accettato di donare gli organi. Lo ha reso noto l’azienda ospedaliera di Cosenza: «In un momento di profonda sofferenza – è scritto in una nota – come il decesso di due figlie in giovanissima età, è difficile prendere una decisione riguardo al prelievo degli organi, ma questi genitori hanno deciso di donare tutto ciò che era possibile, affinché qualche altra persona potesse continuare a vivere».

Ai genitori di Erika e Maria i sanitari hanno espresso gratitudine per l’«opportunità di sopravvivenza» offerta a «diverse persone in lista d’attesa». Maria aveva riportato ferite gravissime nell’impatto che la sera del 16 ottobre ha spezzato sul colpo la vita di sua sorella Erika (LEGGI L’ARTICOLO).

LE FOTO: L’AUTO DISTRUTTA E LE DUE SORELLE

La loro auto si è schiantata fuori strada, lungo la statale 18 e per la vicenda sono indagate due persone che si trovavano a bordo di una seconda vettura, una Fiat Uno poi abbandonata a bordo strada. Uno dei due, un quarantenne, si trova in carcere con l’accusa di omicidio e di omissione di soccorso.

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