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MARCONIA – In conseguenza e per effetto dei catastrofici eventi alluvionali del 7 ottobre, nella sede della delegazione comunale della popolosa frazione jonica, si è tenuto un incontro straordinario che ha riguardato la difficile situazione vissuta dal comprensorio territoriale metapontino. La violentissima tempesta di pioggia ha prodotto danni ai limiti della reversibilità, alimentando le sofferenze delle tante imprese agricole metapontine, costrette “obtorto collo” a fronteggiare per l’ennesima volta le rovine provocate da un’infelice e inaspettata calamità naturale. La ripresa del quotidiano vivere, il rientro nei ranghi dei numerosi uomini, donne e bambini scesi in campo a difendere il difendibile, la forza di tenere alta la testa nonostante tutto, si sono materializzati grazie al profuso, indefesso e alacre impegno dei metapontini a far scoprire i loro capisaldi: dignità e onore. Mediatore del tavolo verde è stato il professor Francesco Malvasi, che si è occupato di dirimere le controversie sorte in corso d’opera e fervido sostenitore della reazione del popolo metapontino. «Non dobbiamo mollare per nessun motivo, dinanzi alla tragedia bisogna restare uniti – ha tuonato – Dobbiamo rimboccarci le maniche, raccogliere tutte le nostre forze per istituire un comitato a tutela del territorio, dei cittadini e della nostra dignità che rischia la cancellazione, se non poniamo rimedio con solerzia e immediatezza. Dobbiamo evitare l’ennesima crisi per le aziende, i braccianti, i tanti giovani che vorrebbero catapultarsi nel mercato agricolo perché, a conti fatti e con dati significativi alla mano, oggi la nostra regione viaggia con un calo produttivo che si aggira intorno ai 30 punti percentuali. Mi rivolgo a Filippo Bubbico, affinchè prenda a cuore la situazione del metapontino e perori la causa presso il Governo nazionale, permettendo così ai lucani di essere considerati alla stregua degli altri cittadini italiani. Noi siamo cittadini di serie A – incalza – e per questo motivo, con orgoglio vivido e privi di rassegnazione, dimostreremo a tutti la validità del nostro diritto di cittadinanza». Guai a mollare, guai a rassegnarsi dunque. Dello stesso avviso, l’assessore regionale all’agricoltura Nicola Benedetto, sostenitore delle politiche aziendali d’ogni settore. «Mi sono impegnato a mettere in azione tutto quanto rientra nelle disponibilità delle competenze del mio assessorato, prodigandomi per istituire commissioni straordinarie che svolgano perizie nei territori colpiti, rilevino e quantifichino i danni subiti dalle aziende e dalle infrastrutture da queste utilizzate per ottimizzare la loro produzione. Ci aspettiamo – spiega l’imprenditore – la redazione di un elenco dettagliato, con nomi e cognomi dei cittadini e delle aziende colpite, in modo da istruire, nella maniera più efficace possibile, l’erogazione dei primi fondi.
Per la fine dell’anno solare, vorremmo ripristinare tutto e centreremo il nostro obiettivo evitando i finanziamenti a pioggia, ma orienteremo in maniera seria, oculata e scrupolosa le pingui risorse che abbiamo in cantiere». Molto contestato Luca Braia, invitato al tavolo in qualità di assessore regionale alle infrastrutture. Accusato di svolgere propaganda elettorale, il membro della giunta regionale ha chiarito inconfutabilmente di non essere candidato alla prossima tornata elettorale oltre a dichiararsi solidale con le popolazioni colpite, disponibile a mettere in campo tutte le risorse a disposizione per il risanamento delle infrastrutture e per il ristoro e le migliorie della qualità della vita delle popolazioni danneggiate.
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