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Cosa c’è dietro l’esondazione del fiume Bradano alla foce non è poi tanto un mistero. Basta dare un’occhiata su Google maps per farsi un’idea dello stato degli argini alla foce. In pratica l’acqua, il giorno delle forti piogge, sarebbe tornata indietro dalla foce per allagare tutta la pianura circostante. E per quale ragione? Certamente non è una colpa semplicemente “naturale” dovuta all’erosione degli argini, che in ogni caso ha comunque un ruolo strategico. Ma tre inondazioni in cinque anni fanno pensare a ben altro, ovvero all’azione antropica che ha appiattito gli argini soprattutto lungo la foce.
In effetti proprio in prossimità dello sbocco a mare del Bradano c’è un campo coltivato. La distanza è a pochissimi metri dall’argine. E questa potrebbe essere una delle principali cause dell’esondazione del fiume e del ritorno di una grossa massa d’acqua sui campi coltivati fino a raggiungere l’area archeologica, già di per sé al di sotto del livello del mare.
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