L'aula consiliare della Regione Calabria
3 minuti per la letturaREGGIO CALABRIA – Un consiglio regionale caratterizzato dall’assenza di otto consiglieri regionali. Le assenze, e la sola presenza del presidente facente funzioni Antonino Spirlì, hanno determinato il rinvio ed il ritiro di numerose interrogazioni e interpellanze che erano in attesa di essere discusse e, per questo, è stato concordato di rinviare tutto alla prossima seduta.
Sul terzo punto all’ordine del giorno, quello delle nomine, era stata annunciata burrasca, e la burrasca c’è stata. La seduta, infatti, si è conclusa con un vivace battibecco tra il presidente del Consiglio Giovanni Arruzzolo ed il consigliere del gruppo Misto, Francesco Pitaro, cui si è aggiunta polemicamente anche la Lega che si è opposta, assieme all’opposizione alla proposta del consigliere Vito Pitaro di attivare, per le sole nomine del Corecom e del Garante dell’infanzia i poteri sostitutivi del presidente.
Lo stesso presidente Spirlì, prima che la proposta fosse messa ai voti, si è detto dispiaciuto per le polemiche scoppiate nei giorni scorsi sui giornali e sui social. «A me dispiace che in questo momento particolare vengano veicolate delle notizie che non fanno bene al Consiglio regionale e alla Calabria. Ho letto di infornata di nomine. Per essere chiari – ha aggiunto – e mi dispiace che alle polemiche si siano aggiunti anche gli amici della Lega, ricordo che lo spirito del terzo punto di oggi si riferiva esclusivamente al Corecom ed al Garante dell’infanzia».
Il presidente Arruzzolo ha letto all’Aula le comunicazioni di messa in mora, da parte dell’Agcom, che ha minacciato la decadenza della convenzione con la Regione, e l’analoga sollecitazione venuta dall’Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza. «Nomine – ha ricordato Arruzzolo – che avremmo potuto fare prima e che non abbiamo fatto perché non avevamo necessità di fare cose che vanno al di fuori di quello che ci viene consentito. Ma di fronte a specifici richiami di organismi nazionali, non possiamo esimerci di farlo. Francesco Pitaro (Misto) ha duramente censurato l’intervento di Arruzzolo, accusandolo di aver allegato un «pacco di nomine» e non solo quelle oggetto di richiamo.
«Mi aspettavo – ha detto Pitaro – che in questo Consiglio si parlasse della stagione estiva, della situazione del mare calabrese, delle indennità sottratte ai medici e paramedici del servizio 118, o dei tirocinanti che fuori da qui rivendicano il loro diritto al lavoro, o della strada Catanzaro-Crotone. Perché non ha detto a chi le ha scritto che questo Consiglio è in regime di prorogatio. Chieda un parere se è necessario procedere oggi con queste nomine, che hanno solo una connotazione elettoralistica e clientelare. Noi – ha concluso il consigliere – non ci stiamo a stare qui a tenere il sacco alla maggioranza. E non vi lamentate, poi, se Giletti vi sbatte in prima serata in tv. Ve lo meritate. Ma non se lo merita la Calabria, non lo meritano i calabresi».
Ha chiuso la seduta l’intervento di Tilde Minasi (Lega) che ha ricordato le nomine effettuate dall’ex presidente della Giunta Mario Oliverio, in piena campagna elettorale, e definito non necessarie le nomine comunque decise, «che andrebbero a decadere con la fine della legislatura».
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA